L’Arengo fu la prima forma di governo della Repubblica ed era l’assemblea di tutti i capi famiglia che si riunivano al suono della campana della Pieve (Basilica del Santo) per decidere questioni importanti. Quando la popolazione crebbe nacque l’esigenza di creare altri organismi politici meno numerosi, più facili da convocare, riunire e dove le decisioni potessero essere prese con una certa velocità. Non si sa con precisione l’epoca in cui si affiancarono all’Arengo altri istituti politici, anche se nel XIII secolo già vi erano un Consiglio dei XII ed un Consiglio dei LX, che tolsero con gradualità i poteri ai capifamiglia.
Tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘600 l’Arengo venne esautorato del tutto, senza però abolirlo. Da quel momento in poi, l’Arengo come assemblea dei capifamiglia non venne più riunito fino al 25 marzo 1906, ed assunse una fisionomia diversa rispetto alla sua originaria: divenne un momento della vita comunitaria che si svolgeva due volte all’anno, in aprile ed in ottobre, in corrispondenza dell’elezione delle nuove Reggenze, in cui ogni capofamiglia poteva inoltrare, tramite i nuovi Capitani Reggenti, petizioni e richieste di interesse pubblico al Consiglio Grande e Generale.
Ancora oggi l’Arengo esiste con tale veste, due volte all’anno i cittadini sammarinesi possono inoltrare al Consiglio Grande e Generale (organo parlamentare) tramite le nuove Reggenze, le istanze d’arengo, petizioni d’interesse pubblico con cui ognuno può sottoporre al parlamento sammarinese problemi non personali, ma che abbiano un interesse per la comunità. Entro un mese la Reggenza deve decidere se le istanze presentate.
Questo istituto è molto utilizzato dai Sammarinesi, e permette spesso di stimolare il parlamento ad interessarsi di problemi particolarmente sentiti dalla cittadinanza e il 25 marzo è festività nazionale sammarinese.
Quest’anno sono stati emessi tre francobolli, nel centenario della riconvocazione di questo istituto sammarinese, a firma dell’artista Franco Filanci. Nei tre francobolli sono raffigurati simboli della Repubblica di San Marino: il Palazzo Pubblico, da una fotografia di Franco Fontana, costruito verosimilmente tra il 1380 e il 1392 e restaurato più volte, la Statua della Libertà situata nella piazza, antistante il Palazzo (Piazza della Libertà), e la Basilica del Santo in stile neoclassico con un pronato di colonne corinzie, edificata a partire dal 1826, consacrata nel 1855. Ogni francobollo è caratterizzato da una fotografia di immigranti sammarinesi tratta dal Museo dell’Emigrante.
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Valerio Benelli