– Riccione è spaccata in due sulla metropolitana di costa (Trc, Trasporto rapido costiero) che dovrebbe collegare Rimini a Riccione, per proseguire un giorno verso Cattolica. Da una parte stanno coloro che la ritengono un’opera troppo pesante e troppo costosa rispetto ai problemi che andrebbe a risolvere. Dall’altra c’è chi la ritiene indispensabile sia per il traffico, sia per l’inquinamento, ciioè pensare al futuro della provincia in modo diverso.
Mario Galasso, Verdi, assessore all’Ambiente, dice: “E’ l’unico progetto di mobilità sostenibile che abbiamo in campo e con gli orizzonti anche alti; in futuro in grado di giungere fino a Ravenna. Si dice che il prolungamento della riminese via Roma, oggi ferma a Miramare, sia la soluzione. Invece, il metrò di costa rappresenta un modo diverso di sviluppare il territorio, mettendo al centro i mezzi pubblici. Cosa che vuol dire meno inquinamento, meno polveri sottili, meno smog: più qualità della vita, in conclusione. Via Roma potrebbe essere una soluzione, ma il cittadino sarebbe costretto ad utilizzare la propria automobile. Mi piace ricordare che siamo solo in marzo e con altri 4-5 sforamenti del livello di inquinamento abbiamo già consumato la soglia annuale. Voglio rimarcare che noi Verdi veniamo utilizzati in modo strumentale. Quando si ha bisogno di noi, tutti ci tirano per la giacchetta. Noi vogliamo un Trc il più intelligente possibile. A Riccione c’è un gruppo trasversale che sta analizzando il progetto per vedere di apportare le migliorie, soprattutto sull’impatto ambientale”.
Contraria Rifondazione comunista. Wilma Del Bianco, argomenta: “Il Trc è a forte impatto ambientale; è inefficace ed ha costi di costruzione e gestione troppo alti. Noi siamo contro da quando è stato presentato il progetto. Non dà una risposta alla viabilità e non riduce neppure i tempi. Inoltre, si va a creare un’altra spaccatura nella città, come avviene con la linea ferroviaria. Incapace di reggersi con il costo dei biglietti, i comuni tutti gli anni devono rimpinguare le casse. Noi di Rifondazione comunista abbiamo proposto un’idea alternativa e anche fattibile. Esiste già una cosa simile a Budrio, collegata a Bologna. Con treni leggeri, si potrebbe usare l’esistente linea ferroviaria. Dall’altra parte, va migliorata e potenziata la Linea 11 del filobus Riccione.-Rimini”.
Dello stesso parere di Rifondazione anche Forza Italia. Marzio Pecci: “E’ un’opera che non risolve i problemi di traffico locale ed i collegamenti della zona Sud con Rimini e la Fiera. Da Riccione, Rimini, col filobus, si raggiunge in 40 minuti, che sono i termpi del Trc. Noi siamo favorevoli ad una metropolitana sotterranea capace di collegare Gabicce, Cattolica, Misano e Riccione a Rimini, passando per i punti sensibili della città. Il metrò di superficie non raggiunge lo scopo. Dove c’è una grande opera Forza Italia è favorevole, purché fatta negli interesi dei cittadini e non per quelli di una formazione politica”.
Alberto Rossini, assessore provinciale alla Viabilità: “Bisogna partire da un progetto di città. Non si può pensare alle auto che transitano dappertutto, centri storici, lungomare. Sicuramente è una scommessa che va a ripensare il trasporto pubblico. Con tale opera si potrà pensare anche di pedonalizzare tratti di lungomare. Tutte le città che si vogliono dare un taglio europeo si stanno muovendo in questo senso.. E, con i mezzi elettrici, è anche sostenibile da un punto di vista ambientale. Non va dimenticato che il Rimini-Riccione è solo il primo tartto; poi ci sarà il collegamento verso la Fiera e verso Cattolica. La prosecuzione di via Roma fino a Riccione è prevista, lavori entro un anno, ma il Trc è altra cosa”.