– Vocazionale. In un aggettivo dal suono religioso il futuro del turismo riccionese. Le parole si sa sono beffarde e curiose. Il sostantivo vocazione è una parola di origine latina che significa invito. E che cos’è il bel turismo se non un bell’invito a partecipare. E se il significato laico è l'”inclinazione innata verso un’arte, una disciplina, una professione”, quello teologico si cuce meglio, o semplicemente è bello pensarlo, a chi fa turismo: “Impulso interiore della grazia che spinge la creatura alla elevazione di stato sacerdotale, di vita monastica o di pratica virtuosa eccezionale” (Zingarelli).
E la vacanza è uno stato di grazia, di suggestione, di sogno, di benessere. I Frati Servi di Maria affermano che il cammino verso Dio è un percorso di bellezza.
E vocazionale è stato l’aggettivo più utilizzato alla presentazione della nuova proposta turistica: Riccione Città dei Parchi lo scorso 18 maggio. Presenti: Andrea Gnassi, assessore regionale, Massimo Gottifredi, presidente dell’Apt (Azienda promozione turistica dell’Emilia Romagna), Lucio Berardi (assessore riccionese al Turismo), il sindaco di Riccione Daniele Imola, Claudio Villa, direttore di Aquafàn-Oltremare, Sandro Giorgetti, presidente di Uer. In platea grandi nomi, tra cui Attilio Cenni, in grande forma e Marco Giovannini, giovane presidente degli albergatori di Riccione.
Insomma, tutti a dire che non si va più in ferie così tanto per andare, ma ci si va per un motivo, per una passione, per il richiamo della personale foresta.
Lucio Berardi, assessore al Turismo di Riccione: “La forza del nostro turismo sarà mettere insieme prodotti omogenei per anticipare le tendenze”.
Gnassi: “Se il nuovo pensiero di fare turismo non arriva da noi, non può avvenire da nessuna altra parte. Abbiamo forti dosi di maturità, ma anche forti dosi di innovazione. Purtroppo dai nostri governanti, politici, il turismo non è considerato industria. E dove i tedeschi vendono il pacchetto vacanza Italia ai cinesi”.
Gnassi ha bacchettato la rendita (si legga mattone). Duro: “Purtroppo la rendita di impresa è soffocata da rendite di altro tipo”.
Gottifredi, vero esperto di turismo, uno che ha sempre approfondito: “Per rilanciarci sul mercato internazionale dobbiamo mettere a sistema le nostre eccellenze ed avere un rapporto sinergico tra pubblico e privati da portare sui mercati internazionali. Dobbiamo assolutamente recuperare quote di mercato straniero, altrimenti si scivola nel provincialismo”.
Imola: “Con il futuro Parco dell’automobile Riccione ne avrà 7: Aquafàn, Oltremare, Imax, Indiana Jones, Termale, Splash Down”.
I parchi riccionesi saranno anche sette, ma quello vero, capace di attirare, è Aquafàn-Oltremare; gli altri convogliano chi è già sulle spiagge di Riccione. Nel 2005 ha strappato circa un milione di biglietti: 450.000 Aquafàn e il resto l’accoppiata Oltremare-Imax.
Riccione Città dei Parchi sarà portata nelle fiere l’anno prossimo. Intanto è nata la denominazione e il logo.
Il modello da esportazione del vocazionale riccionese è il turismo legato agli appassionati di ciclismo. Fanno numeri, prestigio (tanti stranieri) e riempiono i mesi di bassa stagione.