– Morciano si è tirata fuori dall’Unione dei 9 comuni della Valconca. I vigili da Morciano traslocano a San Clemente. E forse anche la sede approderà dall’altra parte del Conca. Un danno anche per i commerci della città; che veniva per pratiche burocratiche si fermava per un caffè e per qualche acquisto.
Claudio Battazza, già sindaco di Montefiore, segretario dei Ds della Valconca, è stato uno dei grandi paladini dell’Unione; ne è stato il primo presidente. Una decina di anni fa ad un convegno sul tema riuscì a portare a Montefiore anche il ministro Pierluigi Bersani, all’epoca presidente della Regione Emilia Romagna.
Quell’inizio sembrava una marcia trionfale. La possibile soluzione alle difficoltà economiche dei piccoli comuni; invece fu il canto del cigno. Morciano, sia con il sindaco Stefano Dradi, soprattutto con il successore Giorgio Ciotti (fu uno dei pochi ad esprimere riflessioni contrarie con Bersani) non ci ha mai creduto. L’ultimo atto morcianese è stato il ritiro del servizio vigili in capo all’Unione. Eppure in questi anni sono arrivati molti milioni di euro; ancora oggi ogni anno giungono dagli enti superiori baiocchi per circa 350.000 euro.
Mario Garattoni, già assessore in quota repubblicana di Morciano, consigliere comunale della Lega Nord, passione vere per la lirica e il giardinaggio (ne ha uno tra i più belli del Riminese), non fa sconti. Attacca: “L’Unione politicamente è stata una greppia. La quasi totalità dei finanziamenti a fondo perduto statali e regionali sono finiti in spese correnti e si parla di un miliardo di lire l’anno: dipendenti, consulenti, stipendi. Non ha mai davvero approfondito; ti presentavano un bilancio che era un libro”.
Ma di chi le colpe? “In prima persona – continua Garattoni – delle forze politiche che ne fanno parte: chi più, chi meno. C’è stato un pessimo utilizzo dei soldi arrivati. L’unica grande opera realizzata con i finanziamenti giunti all’Unione è stata la Rsa. E sulla casa di riposo per anziani che si sta costruendo a Morciano ho chiesto lumi più volte ma non mi hanno mai risposto; voglio rimarcare che doveva essere completata nell’ottobre del 2004. So che l’Unione con la Rsa ha un arbitrato aperto sia col Comune di Morciano, sia con la ditta costruttrice”.
Luigino Casadei, sindaco di Mondaino: “L’Unione dei comuni non è fallita. Abbiamo appena deliberato il potenziamento estivo dei vigili, con tre nuove assunzioni, stiamo organizzando il centro estivo per gli anziani. Presto ci sarà il bando per la Rsa e si conta di aprirla nell’arco di un paio di mesi. Si sta proseguendo nel programma, seppure a rilento. Si potrebbe camminare più veloci, ma c’è qualcuno che non ci crede nell’Unione, se non quando gli interessa. Morciano ha preso una decisione autonoma, ritirando dei servizi. In futuro, visto le sempre maggiori difficoltà finanziarie che hanno i piccoli comuni, la soluzione è lo stare insieme; cosa che dovrebbe portare ad un risparmio di risorse; inoltre dallo Stato, Regione e Provincia ogni anno arrivano contributi per 300.000 euro. Il male di chi lavora nell’Unione è di non portare sui giornali le cose che vengono fatte”.
Favorevole anche Dino Pala, già sindaco a Montecolombo: “E’ una bella soluzione. In termini economici i piccoli Comuni non ci hanno rimesso. Esempio concreto, Montecolombo mette come quota 63.000 euro l’anno, una cifra sufficiente a pagare due impiegati. Invece, riceve servizi in misura nettamente superiore: vigili, sportello unico, centro estivo giovani e anziani. Certo in termini di funzionalità devono essere riviste molte cose; si dovrebbero accorpare anche gli uffici tecnici e l’anagrafe.
Morciano è potentino e pensa che non ne abbia bisogno. Ma abbiamo appena ricevuto una lettera, nella quale ci offre dei servizi. Morciano che ha sempre visto l’Unione come una creatura politica dei Ds e non come una macchina dal servizio efficiente, ci aspettiamo un chiarimento. Senza di loro andremo aventi lo stesso”.
ISTITUZIONI
Ottima idea, e qualche risultato
– In questi anni dentro e fuori l’istituzione Unione si è molto litigato, molto speso e qualcosa concretizzato. Se questo è il risultato vuol dire che il progetto va aggiustato con lo spirito di servizio da paese civile. Doveva servire ai piccoli Comuni, Morciano, San Clemente, Montescudo, Montecolombo, Gemmano, Montefiore, Saludecio, Mondaino e Montegridolfo, a risparmiare e ad offrire più servizi ai cittadini. Ad esempio, piuttosto che pagare dipendenti comunali, ne poteva bastare uno e così per gli altri servizi.
Dallo Stato centrale, per incentivare, sono giunti una caterva di soldi. Invece, più che fare multe, a Morciano, e portare gli anziani e i piccoli al mare poco altro si è fatto. Nel consiglio dell’Unione erano rappresentati (e lo sono ancora), tutti i partiti, minoranze comprese. Ciotti, il sindaco di Morciano, ha sentenziato pochi mesi fa: “Per fare quattro multe l’Unione non serve”.
Il comando vigili va a San Clemente, se la sede dell’Unione si trasferisce altrove, Morciano inizia a perdere la sua centralità economica e culturale. Peccato.