Manifestazione davvero riuscita gestita direttamente dall’amministrazione comunale e da Lucia, organizzatrice e anima di serate che mancheranno agli habituée. Vini e prodotti tipici di Basilicata, Marche, Romagna e Veneto hanno richiamato ogni sera ben 500 persone che hanno potuto assaporare specialità locali, ascoltare musiche più o meno moderne. La piazza di San Clemente per quattro brevi notti è diventata una bomboniera dove sono state riposte molte emozioni, tanti canti, riscoperte tradizioni e chissà quante verità saranno state svelate a causa dei tanti speciali vini serviti dai ragazzi che hanno realizzato la festa. L’ultima sera ha visto protagonisti il Veneto e la musica caraibica degli Achè de Cuba. Coi fuochi d’artificio il finale accompagnato dall’applauso a chi in queste quattro serate ha lavorato sodo: il bravo presentatore Tino-Pippo-Baudo-Bugli, la onnipresente e impagabile Patrizia Bianchini e Isabella, Romana, Benito e Angelo. Poi tutti i ragazzi e il padrone del castello, Alberto Franzoni, classe ’36 ma sempre presente quando c’è da promuovere l’immagine di San Clemente. E poi Gilberto Sensoli, l’elettricista buono, senza il quale molte manifestazioni rimarrebbero al buio. E poi il sindaco che un perfido ineguagliabile ha voluto ballasse la salsa ma se l’è cavata (e bene). E, dulcis in fundo, Lucia Senza Voce, che non ha avuto bisogno di parlare per spiegare la fatica e le paure che hanno accompagnato l’organizzazione delle quattro serate.
Claudio Casadei