– “Sono appena tornato da Bruxelles per un incontro europeo delle banche popolari e di credito cooperativo, e non è vero che all’estero le piccole banche non sono importanti. Svolgono il nostro stesso lavoro”. Lo afferma Luigi Sartoni, direttore generale della Banca Popolare Valconca, che in qualità di vice-presidente nazionale delle banche popolari è stato anche uno dei relatori in Belgio, dove c’erano i rappresentanti di 25 nazioni. Già Comit (Banca commerciale italiana), cultura tecnica e socio-culturale, Sartoni ha un prestigio assoluto. Ad una riunione delle banche popolari italiane in Banc’Italia, Mario Draghi, il governatore, quando passa a stringere la mano ai convenuti, si ferma con Sartoni e gli dice che si conoscono già. Al giovane Draghi, Sartoni era rimasto impresso anni prima durante un incontro casuale di lavoro.
L’annata economica 2006 dell’istituto di credito morcianese verrà sottopsoto all’assemblea dei soci il 22 aprile al padiglione fieristico di Morciano, con inizio alle 15.30. Raccolta complessiva: 1.103 milioni di euro; impieghi clientela: 675,1 milioni; utile netto: 4,02 milioni di euro.
I numeri che raccontano la salute economica sono tra i migliori della storia: salgono gli utili e sale il dividendo per i 3.900 soci. Riceveranno una cedola di 0,29 centesimi per azione (contro lo 0,28 dell’anno precedente). E si prevede anche una forte rivalutazione dell’azione; oggi vale 10,44 euro. Ma quale chiave di lettura per tali risultati? Sartoni: “La banca ha fatto la sua parte; ha operato bene, con oculatezza. La prova credo che sia nella qualità del credito; con sofferenze all’1 per cento. dall’altra parte va sottolineato che il nostro territorio è sano ed ha contribuito ai nostri risultati. E’ continuata la crescita del comparto edilizio, con nella seconda parte del 2006 il risveglio del manifatturiero. Ha contribuito anche il rialzo dei tassi d’interesse, naturalmente”.
Con Sartoni si alza lo sguardo sui punti di forza e di debolezza del tessuto economico provinciale: “L’economia diversificata è una grande forza. Altrove, va in crisi un settore, va in crisi un territorio. Da noi, no. Inoltre, in ciascun settore ha punte di eccellenza: turismo (congressuale), agricolo (vini e ortaggi), manifatturiero (Scm e altro). Nei servizi anche. Mentre le punte di debolezza è il fatto che le aziende sono di piccole dimensioni e sono legate a doppio taglio alla vita del fondatore. Il ricambio generazionale implica dei problemi”.
Il 2007 economico della Banca Popolare Valconca sarà caratterizzato dall’apertura di due due nuove filiali: a Fano (il prossimo maggio) e a Pesaro (il prossimo ottobre). Così gli sportelli diventano 26, con il fatidico 30, una della mete di Sartoni e del consiglio di amministrazione sempre più vicina. Con la media di due inaugurazioni l’anno, il traguardo si dovrebbe consumare entro il 2009.
Oltre a fare credito, la Banca Popolare Valconca è anche uno dei soci più importanti del Cse (Centro elaboazioni dati per ilsistema creditizio con sede a Bologna). Presieduto da Sartoni, nel 2006 ha fatto segnare 13,3 muilioni di utili al netto delle tasse. La Bpv ne possiede l’11,25 per cento del capitale, cosa che ne fa ilsecondo socio dopo la Banca di Imola.