– Davide Clementi affila la spada e assesta quattro fendenti al sindaco Domenico Bianchi. Ex assessore all’Urbanistica fino a pochi mesi fa, oggi consigliere comunale della Margherita, Clementi lo fa con un volantino di quattro pagine, distribuito alla città alla fine dello scorso gennaio. Le intitola “L’altra notizia” e parte lancia in resta: “Avevo deciso di non avere più a che fare con Bianchi, ma vedo che non è possibile, ogni tanto mio malgrado vengo ritirato dentro per i capelli e non mi va di esser preso in giro, nemmeno da Lui, il sindaco Bianchi che in questi anni è stato capace di scrivere una delle peggiori pagine di tutta la storia dell’amministrazione marignanese nell’assordante silenzio dell’assonnata politica marignanese. Il ricorso a mezzi ignobili come le lettere anonime è un fatto vergognoso. Sfruttare tali mezzi per prendere decisioni politiche da parte di chi ha l’onere e l’onore di rappresentare tutta la comunità è intollerabile e credo la dica lunga anche sulla qualità dell’azione amministrativa. Ma aver raggiunto i propri obiettivi ‘personali’ con mezzi che non gli fanno certo onore e senza tenere in alcun conto la dignità delle persone che ha calpestato non gli è bastato. Vuole anche tentare di legittimarli, alimentando ancora una volta in modo ignobile e immotivato, dubbi, sospetti (vedi San Giovanni Notizie, il giornale comunale) mentre non si degna di rispondere alle incalzanti domande di chi vuole sapere la verità.
E allora insieme al disappunto per la disonestà intellettuale cresce in me la necessità di far arrivare ai cittadini il mio pensiero e le informazioni che si tacciono ad arte mistificando la realtà. Ho tentato di utilizzare i canali istituzionali ma non mi è stato concesso”.
Uno dei passaggi più duri è nella prima pagina del volantino. Scrive Clementi: “L’affermazione ‘questo è stato fatto per liberare il campo da ogni ombra, dubbio o perplessità’ è tendeziosa, denigratoria e lesiva della dignità delle persone coinvolte. Per quanto mi riguarda, e credo ciò valga anche per Tomasetti, non esisteva e non esiste, alcuna ombra, dubbio o perplessità. Tutto era estremamente chiaro e trasparente. Ringrazio dunque chi ha scritto l’articolo per la compiacenza che ha avuto nel ringraziare i due ex assessori per il lavoro svolto e invito il sindaco a pulirsi gli occhiali, probabilmente le ombre che vedeva stanno ancora lì sopra. Mi riservo comunque di valutare se esistono estremi per adire ad azioni legali a tutela della mia dignità”.
Un po’ di storia. Il sindaco Domenico Bianchi lo scorso anno ha ritirato le deleghe all’Urbanistica e Edilizia privata nelle mani di Davide Clementi, con lo slogan “No alle deleghe ai tecnici”. Clementi è architetto. E tutto questo ha provocato nella politica accese discussioni.
Qualche mese prima l’assessore Luca Tomasetti, Ds, si era dimesso perché il sindaco gli voleva cambiare la sua delega ai Lavori pubblici (Tomasetti fa il geometra).
Nella disputa hanno ragione tutt’e due le parti. Il sindaco Bianchi se non ha la fiducia dei propri collaboratori è giusto che tolga loro le deleghe, come avvenuto.
Secondo, è sacrosanto che Clementi, Tomasetti, possano far valere le proprie ragioni e comunicarle alle istituzioni politiche e ai cittadini.
C’è una terza chiave di lettura. Né la Margherita (lato Clementi) , né i Ds (lato Tomasetti), sono intervenuti per difendere i loro rappresentanti. Atteggiamento che sottintende un accordo tra i due partiti della maggioranza e il sindaco Bianchi.
Clementi chiude il volantino, con “Continua… a presto”. Altra benzina sul fuoco della politica marignanese.