Tutto sommato a sentire i protagonisti è abbastanza semplice: ingredienti di qualità assoluta, tecnica giusta, lievitazione naturale, poi la passione. Si chiude con il gusto della confezione di Dorothy Ann, una scozzese creativa che ha sposato il morcianese Enzo Tagliaferri: professione pasticciere. Insomma, quando l’occhio vuole la sua parte.
Afferma Tagliaferri: “Utilizziamo tra i burri migliori, (quello belga), tuorli d’uova freschi, lievito naturale, ottimi canditi. Un buon sistema di lavorazione. Con la lievitazione che è lunga 48 ore: 24 per il primo impasto e 24 per la lievitazione del panettone”.
Questa specialità d’importazione la Pasticceria Garden ce l’ha da quando ha aperto, circa una ventina di anni fa.
La novità di quest’anno è il panettone all’ananas. Invece, accanto al tradizionale (su richiesta senza canditi), ci sono autentiche delizie: all’albicocca, al marron glacéè, al cioccolato, ai fichi, all’amarena. E che dire poi del cosiddetto panfrutto, cioè coi frutti di bosco e nocciole? Una citazione a parte è per il panettone ai quattro gusti: cioccolato, marron glacéè, amarena e albicocca.
Ma la Garden natalizia è ancora due delizie. La prima: la pralineria. Presenta in eleganti confezioni un’ampia gamma di cioccolatini; una ventina di ripieni: crema, zabaione, nocciola, caffè.
La seconda: il torrone. Solo quello morbido però per tenere fede alla qualità alta. Tagliaferri: “Per farne uno ottimo, è sufficiente affidarsi ad un buon miele, alla chiara di uovo ed alle nocciole e mandorle. Noi lo produciamo da 4-5 anni”.
Dietro la “Garden” ci sono due amici: la passione per l’eno-gastronomia di Enzo Tagliaferri e il buzzo organizzativo di Claudio Castiglioni. In una ventina d’anni, hanno costruito a Morciano una delle pasticcerie più grandi e blasonate d’Italia. Fosse a Milano, o a Roma, sarebbe raccontata dalle migliori riviste. E’ una delle più grandi d’Italia, partiti con quattro addetti, oggi dà lavoro ad una sessantina di persone. Serve tantissimi bar tra il Riminese ed il Pesarese.
Enzo Tagliaferri continua a specializzarsi, facendo corsi con grandi pasticcieri: Marino Morri, Biasetto, Casalini, Igino Massari. Non è per l’opera d’arte, ma per una pasticceria di qualità assoluta e da portare alla degustazione. Insieme, ad alcuni amici, Tagliaferri ha frequentato i più blasonati ristoranti italiani: dall’enoteca Pinchiorri (Firenze), le Calandre (Padova).