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Home Località Misano

Convento, fondato da quel genio del Natili

Redazione di Redazione
16 Febbraio 2007
in Misano
Tempo di lettura : 3 minuti necessari
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Qui è stato rinvenuta una tela capolavoro,
forse del Guercino, un gigante della storia dell’arte. Il complesso di Misano Mare inaugurato nel 1902. Forti legami con la Germania

– “Uomo colto e severo, ma anche bizzarro e introverso”. Così il professor Vincenzo Rossi nel libro “Storia di Misano Adriatico, dal 1500 ai giorni nostri” tratteggia la personalità di Pietro Natili, il fondatore-finanziatore del convento di San Girolamo di Misano Mare, dove è appena stato restaurato un dipinto importante del 1600. Reca la figura di San Gregorio e Donatella Renzaglia (la restauratrice), Riccardo Gresta e Marisa Baldelli (rigorosi storici dell’arte) ipotizzano che possa essere addirittura un Guercino, uno tra i massimi pittori della storia.
Di origine umbra, seguace dell’ordine dei gerolomini, Natili ha una vita vivace e interessante. Passa la maggior parte della propria vita adulta prima in Germania (Baviera) e poi in un convento del proprio ordine nei pressi di Vienna. Erborista, diventa guaritore e confessore della famiglia imperiale asburgica. Le sue relazioni probabilmente gli permettono di incamerare del danaro.
Natili giunse a Misano grazie ad un collega riminese. Aveva una certa disponibilità economica che gli permise di costruire il grande complesso, al quale prestarono gratuitamente la manodopera tantissimi misanesi che abitavano nelle cascine delle vicinanze. Va ricordato che allora le chiese più vicine erano quelle di Misano Monte e Scacciano; l’edificio religioso più vicino è la chiesolina dell’Agina. L’iniziativa del frate all’inizio fu salutata con entusiasmo dalle autorità civili. Il sindaco Giovanni Del Bianco nel 1902 fece deviare via del Carro fino al convento.
Ci vollero tre anni di lavoro per tirar su la chiesa e le sue due ali di celle, una per gli uomini e l’altra per le donne. Abbandonato dai cittadini, dalle autorità ecclesiastiche e civili, Pietro Natili muore nel 1914, solo e abbandonato; pochi fedeli partecipano al suo funerale. Probabilmente dovette essere così arrabbiato da lasciare il complesso conventuale in eredità agli Asburgo d’Austria, la famiglia imperiale. Successivamente a salma venne traslata dal cimitero di Misano Monte nella chiesa del suo convento; “una piccola croce nel pavimento indica le spoglie”.
Il suo ordine, per mancanza di vocazioni, viene soppresso dal papa Pio XI, nel ’33. Nel ’35, vi entrano le Suore del Divino Amore. Saranno costoro a scoprire la vera proprietà del complesso conventuale. Le religiose dovevano effettuare dei lavori, ma il compianto geometra Cesarino Berardi scopre la vera proprietà. Le suorine entreranno in possesso della struttura soltanto attraverso l’usucapione. Tutto il complesso è stato venduto pochi anni fa, con il vincolo che la chiesa e il suo contenuto non sono alienabili, ma devono essere fruibili dalla comunità.
La chiesa è molto frequentata durante la messa delle 10 della domenica mattina; mentre il convento fino ai primi anni Settanta ospitò le scuole medie di Misano.
La figura del frate lega profondamente Misano alla Germania, dove il Natili fondò un ordine di suore nell’alta valle del fiume Meno. L’anno scorso in primavera, a sorpresa, giunse una delegazione di suore tedesche (sette più un frate) per visitare il convento dove è seppellito del proprio fondatore. Fece gli onori di casa Mario Busi, il possessore delle chiavi della chiesa. Perché non fare un gemellaggio con questa importante cittadina che ospita uno dei monasteri (dei Quattordici santi) più importanti d’Europa?

Pietro Natili, bella biografia

– Pietro Natili nasce il 26 settembre del 1842 a Collestatte (Perugia), ora provincia di Terni.

1858 – Entra nel noviziato dell’Ordine dei Geronimitani.
1865 – 15 aprile ordinazione sacerdotale e laurea in teologia.
1870 – Si reca all’estero per trovare aiuti per il suo Ordine.
1874 – Segretario della Nunziatura di Monaco di Baviera (anche a Vienna, quando?)
1890 – A Monaco fonda una comunità di pie donne per assistere poveri ed ammalati in nome della divina misericordia. Sarà il nucleo di due congregazioni religiose: le suore di San Francesco a Vierzehnheiligen (Bad Staffelstein) e le suore di San Francesco Solano per le missioni.
1900 – Accusato di pratiche abusive dell’arte medica, si ritira in Italia (forse espulso). Il suo ordine a Roma è privo di governo.
1900 – Chiede il permesso di fondare una chiesa e un seminario per formare fratelli giovani nella vita di preghiera.
1902 – La costruzione a Misano Mare è realizzata; ma il parroco si oppone alla creazione di una parrocchia.
1904 – Natili viene espulso dal proprio Ordine.
1905 – Ormai non più di buona salute, chiede aiuto dalla sua comunità in Germania. La comunità gli manda suor Rita Morath e una candidata per assisterlo.
1914 – Natili muore il 18 febbraio a 71 anni. Funerale al cimitero di Misano Monte alla presenza di pochi fedeli, tra cui due suore arrivate dalla Germania.
1916 – La salma viene trasferita e seppellita nella sua chiesa.

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