– Idee e progettualità riminesi per le industrie italiane, indiane e cinesi. Ne è protagonista Roberto Ugolini, titolare di Ugolini Design, una società di design e progettazione forte di 22 addetti diretti (oltre ad una una ventina di esterni), di aver sfornato oltre 800 prodotti e aver vinto due volte il Compasso d’Oro (il Nobel per i designer), più un’altra lunga fila di prestigiosi premi internazionali.
Il riminese collabora con una decina di aziende indiane e altrettante cinesi. Per tali mercati i suoi due lavori più importanti sono la progettazione di due moto 125. Una è prodotta in India in 250.000 esemplari l’anno. Mentre quella cinese è prodotta in 100.000. Non solo, nelle due nazioni, Roberto Ugolini ha due sedi operative, Nuova Delhi e Chongqing, una città della Cina centrale dove si sfornano il 70 per cento delle moto e scooter cinesi.
Ma come si fa per progettare per cinesi e indiani? Dice Ugolini: “Ho investito centinaia di migliaia di euro. Ho preso la valigia con il mio computer e mi sono presentato alle aziende, mostrando le cose che sappiamo fare. Dopo diversi viaggi di contatti e visite, nacque la prima collaborazione in India. Stesso approccio per entrare nel mercato cinese”.
La prima visita in India fu nel 2001; quella in Cina nel 2003. Ma perché cercare nuovi mercati? Ugolini: “Non è un gioco, ma una scelta strategica. Capisco che il mondo sta cambiando, che il mercato si evolve, che dall’Italia e dall’Europa arriva sempre meno lavoro, con le aziende che progettano sempre meno e comperano sempre di più. Dall’altra parte, l’ho fatto per sfida, per il desiderio di mettersi in discussione. Non sono lì ad aspettare noi. Ci siamo mossi con umiltà e professionalità. E’ stato un inizio costosissimo e snervante”.
Ma come si comportano i cinesi e gli indiani, visti dal riminese? Ugolini: “I cinesi sono molto bravi a massimizzare i propri interessi; e non ti dicono mai quello che pensano. Hanno voglia di avere e fare. Prima di prendere delle decisioni coinvolgono gli altri nella discussione. Diciamo che questa è una specie di democrazia decisionale. Gli indiani sono alternativi ai cinesi, ma diversi. Hanno il vantaggio della cultura inglese ma sono più lenti nelle decisioni e sono più precisi e attenti al dettaglio. In Cina specialmente, a differenza di quello che pensiamo di loro, sono per molti aspetti più progrediti e avanti di noi. Basta scendere in uno dei loro aeroporti”.
Ma come comportarsi con loro? Ugolini: “L’ideale è andare in Cina non per sfruttare la loro manodopera ma pensando ad una partnership insieme per condividere un progetto. Per allargare le possibilità di mercato. Pensare di andar là come colonizzatori è perdere in partenza”.
La Ugolini Design nasce a Rimini nell’86, in via Marecchiese la prima sede. Roberto Ugolini si è appena laureato in ingegneria meccanica ed ha davanti tre strade: lavorare per Pininfarina (con il quale aveva uno scambio di idee e bozzetti fin dall’adolescenza), alla Bimota (ancora universitario, insieme all’amico Pierluigi Marconi, aveva progettato la Bimota Tesi, un mezzo rivoluzionario), oppure mettersi in proprio. Sceglie la terza via.
Ma il progettista singolo aiutato da un piccolo staff diventa qualcosa di grande, importante. Nel ’92, si sposta a Cerasolo in spazi ampi e attrezzati e nel ’95, l’azienda diventa società per azioni. Anche con una sede a Milano (chiusa quando si è andati sui mercati asiatici per non disperdere le energie).
In questi 20 anni, ha collaborato con i maggiori marchi riminesi, italiani e europei. Qualche riminese: Scm, Titanbagno (fece il primo lavoro non motoristico), Umpi Elettronica, Fom, Bimota, Albini&Fontanot, Scrigno, Tender, Focchi, Area Più. Forestieri, qualche nome: Fratelli Guzzini, Girmi, Ariston, Benelli, Ducati, DeLonghi, Saeco, Imetec, Aprilia, Moto Guzzi, Honda Italia, Cagiva, Atomic, Mandarina Duck, Kone, Ifi, Coca Cola, Mattel, Matteograssi, Tetra Pack.
Oggi il 65 per cento dei progetti riguardano moto e scooter. Il mercato estero pesa per il 70 per cento. Oltre a ideare e seguire le varie fasi, fino al manufatto finale, Ugolini Design è in grado di trovare ai clienti anche i fornitori; le aziende in grado di produrre.
Liceo Einstein alle spalle, riminese, quarantotto anni, sposato, due figlie, da ragazzo ha fatto cross. Oggi, il suo tempo libero lo dedica alla famiglia. Ha iniziato a schizzare moto e auto fin da bambino. “Ho avuto la fortuna di fare un lavoro che mi rispecchia ed è un hobby”.