– Dieci anni or sono, il 18 settembre 1997, avveniva la prematura scomparsa di Luigi Ghirotti, del “maestro Ghirotti”, com’era conosciuto dalla maggior parte della gente, autentico pioniere della ricerca archeologica nel territorio riccionese, ed in varie località romagnole, e principale artefice della realizzazione del Museo cittadino.
Questa importante istituzione culturale ed educativa, che rappresenta un vanto per una località come Riccione, priva di significative testimonianze storico-artistiche, verrà a lui giustamente intitolata un anno dopo, il 31 ottobre 1998.
E’ tuttora indelebile, nella memoria di quanti l’hanno conosciuto, il ricordo di questa persona, sempre riservata e modesta, che possedeva una non comune predilezione per l’archeologia, che lo rendeva entusiasta ricercatore di reperti del passato, non solo nel territorio riccionese, ma in diverse parti della Romagna.
Note erano le sue qualità umane e l’impegno che caratterizzava tutta la sua attività di ricerca, studio, e indagine del territorio, ovunque svolte con competenza a cui associava discrezione e moderazione, avendo sempre presente, in primo luogo, l’interesse pubblico ed agendo in piena sintonia con gli organi di tutela del ministero per i Beni culturali.
Luigi Ghirotti, di certo, non è stato un ricercatore solitario, in quanto, mettendo in pratica le sue doti di sensibile educatore, di professione era infatti insegnante elementare, era riuscito a coinvolgere non poche persone, la massima parte delle quali giovani, che, volontariamente, coadiuvavano alla sua opera, ed a cui sapeva trasmettere la passione per lo studio del passato, mettendo a loro disposizione un ricco bagaglio di conoscenze, frutto di tante esperienze sul campo.
E’ doveroso, altresì, sottolineare che il “Maestro”, noto per le numerose scoperte archeologiche e per l’individuazione e recupero di reperti del passato, che hanno consentito di ricostruire il popolamento del territorio riccionese, e della Vallata del Conca, a partire dalla preistoria, merita di essere citato per la redazione di vari scritti che accompagnavano i suoi ritrovamenti.
A lui si devono infatti molteplici saggi, spesso firmati assieme ad autorevoli studiosi del mondo antico, coi quali aveva avviato intensi rapporti e fecondi scambi di informazioni.
Tali lavori sono apparsi in riviste periodiche e libri di storia locale, a carattere divulgativo, ed anche in pubblicazioni specializzate tra cui “Studi Etruschi”, edita dall’Istituto di Studi Etruschi ed Italici.
In occasione del decimo anniversario della scomparsa di questo instancabile e serio ricercatore, che tanto ha contribuito alla conoscenza del territorio, ed alle origini della sua popolazione, l’amministrazione comunale di Riccione ha ritenuto opportuno pubblicarne gli scritti, in parte inediti.
Il volumetto “Luigi Ghirotti – Una vita per l’archeologia – Raccolta degli scritti nel decennale della scomparsa”, a cura dello scrivente, che vedrà la luce nel prossimo autunno, consentirà di ricordare in primo luogo l’amico, a quanti lo conobbero, il suo fervido e produttivo lavoro intellettuale e il servizio reso, in modo del tutto disinteressato, alla cultura della comunità riccionese.
di Fosco Rocchetta