ARCHITETTURA
di Marialuisa Cipriani e Claudia Morri Architetti del paesaggio
– Nell’ambito di progetti di pubblico interesse sempre più spesso le pubbliche amministrazioni si mostrano interessate nei confronti di forme di progettazione partecipata, che prevedono il coinvolgimento della popolazione locale nelle decisioni riguardanti gli spazi pubblici e la condivisione delle scelte, delle modalità e delle attività da svolgere.
Quando svolta con serietà ed impegno, la partecipazione, il coinvolgimento dei diversi attori locali, non si riduce ad un aspetto decorativo della progettazione, ma rappresenta un metodo ed un processo per il raggiungimento di un livello qualitativo e funzionale più elevato dell’oggetto progettato e contemporaneamente per la creazione del senso di appartenenza verso uno spazio in corso di progettazione, che in questo modo assume significato ed identità.
Dal novembre 2005 con un gruppo di colleghi formato dagli architetti Bernhard Neulichedl, Lucia Raffaelli, dal dottor Antonio Maturo e dal professore Fabio Salbitano abbiamo partecipato alla terza edizione del concorso nazionale di progettazione partecipata e comunicativa promossa da INU – WWF ANCI ANCI EMILIA ROMAGNA in collaborazione con UPI, risultando vincitori del concorso per la realizzazione del parco urbano per il quartiere di Valle Ferrovia a Savignano sul Rubicone.
Il processo partecipativo si è svolto durante i mesi di febbraio, marzo e aprile 2006, coinvolgendo periodicamente i cittadini di Savignano interessati a questo processo, l’amministrazione comunale, i bambini di una scuola elementare e gli altri due studi di professionisti concorrenti, confrontandoci su varie tematiche.
Abbiamo affrontato argomenti di carattere generale, come i desideri, le problematiche e le necessità degli abitanti del quartiere di Valle Ferrovia, abbiamo raccolto le diverse immagini del parco proposte dai futuri fruitori, ma anche argomenti di carattere più specifico, come alcune richieste e problematiche particolari, i possibili materiali e tipologie di vegetazione da adottare nella progettazione del parco.
L’opportunità di incontrare direttamente i futuri fruitori del parco ci ha permesso di realizzare una proposta progettuale che risponde in maniera adeguata alle aspettative della comunità, che in questo modo vedrà nascere, crescere e svilupparsi un parco che essa stessa ha contribuito a definire.
Il processo partecipativo ovviamente non si è fermato, ma seguirà passo a passo le fasi successive della progettazione e della realizzazione del parco, esplorando altre modalità di coinvolgimento della popolazione, nella fase di definizione delle caratteristiche dell’oggetto, nella fase di realizzazione (immaginando per esempio che i cittadini possano piantare direttamente la vegetazione del parco con le loro mani), ma anche nelle fasi di gestione e manutenzione, realizzando insieme una sorta di regolamento che permetta alla comunità di effettuare direttamente alcune semplici operazioni di manutenzione, attraverso le quali rafforzare quel senso di appartenenza nei confronti del parco che ne garantirà il successo e la frequentazione.