– Sull’insegna si legge: “dal 1953”. E’ quella della gioielleria-orologeria Emilio Leardini, una delle istituzioni commerciali di Cattolica, in pieno centro in via Mancini, quasi dirimpetto al palazzo comunale. La lunga storia inizia in via 24 Maggio, come riparatore di orologi, e poi anche per occhiali. Leardini non ha che 24 anni. Ricorda: “A quei tempi era diverso, in negozio bisognava saper fare tutto”. Tra cui vendere. E furono i fornitori a convincere i coniugi Leardini ad ampliare la clientela, offrendo la possibilità di acquistare.
Prima di essere un apprezzato gioielliere, Leardini è un raffinato orologiaio. Si è sempre aggiornato, frequentando corsi e visitando le case: dalla Svizzera al Giappone. E sempre con la curiosità che c’è qualcosa da imparare.
Il lavoro è stato un crescendo, così nel ’67, la gioielleria viene trasferita da via 24 Maggio a via Mancini 34, dove tuttora si trova. Inizialmente il negozio era più piccolo, due vetrine in meno, ed è stato sempre talmente protagonista da attirare anche le attenzioni dei rapinatori: tre e tutte con molta eco a Cattolica.
La prima è nell’81 ed è l’unica in cui riuscirono a fuggire. Mentre nell’82 e nel ’99, fu recuperato la merce, con i delinquenti assicurati alla giustizia.
La gioielleria è una delle soddisfazioni della sua vita, con entusiasmo, infatti, ricorda i dieci anni, durante cui si sono fatti promozione all’estero (a cavallo degli anni ’60 e ’70). Partivano carichi di deplianti e giravano per Germania, Svizera, Olanda una quindicina di giorni. Hanno dato sostegno a premiazioni di prestigio, compreso un programma televisivo condotto da Raffaella Carrà.
Tanto impegno e dinamismo dietro la “bottega”. Emilio Leardini e consorte (autentica spalla), hanno viaggiato insieme per fiere, dove legarono con alcuni clienti. Ma c’è un bellissimo episodio che riguarda la vita e il lavoro dei Leardini. Ne è protagonista un signore tedesco. In vacanza a Cattolica, gli sguardi si incrociano, con entrambi che hanno l’impressione di essersi già incontrati.
Si erano conosciuti nell’estate del ’44 e in un’occasione drammatica: il passaggio della Linea gotica. L’uomo con i compagni soldati si fermò a Misano nell’abitazione della famiglia di Emilio per curare un ferito.
Cattolica è cambiata nel corso degli anni ed uno dei testimoni è proprio l’attività Leardini: un’istituzione per la città e per i turisti.
di Laura Sabattini