Santa Lucia, millenaria fiera delle candele e del torrone
A San Giovanni il 13 e 16 dicembre.
I fedeli accendono migliaia di candele alla santa
Organizza il Comune insieme a tutte le associazioni presenti nella città. Piazza Silvagni diventa una bottega all’aperto. Per tutti castagne e vin brulè
FantaNatale
– Mercatini, concerti, spettacoli e animazione per bambini, tipicità gastronomiche locali e tanto altro ancora? E’ il Natale marignanese. E’ partito l’8 dicembre “Il Natale di San Giovanni in Marignano” con un ricco programma di eventi e intrattenimenti
Grazie alla collaborazione tra il Comune di San Giovanni in Marignano e l’Associazione Commerciale “Il Granaio dei Malatesta”, quest’anno le proposte saranno ancora più affascinanti e significative. La VI edizione del FantaNatale, una kermesse di intrattenimento e spettacoli di vario genere, sarà davvero speciale soprattutto per i più piccoli.
Per quanto riguarda invece la FantaLotteria, il concorso dedicato a chi effettua acquisti presso le attività commerciali aderenti all’Associazione “Il Granaio dei Malatesta”, l’estrazione che avverrà il 6 gennaio 2008, in concomitanza con i festeggiamenti della Befana, metterà in palio premi più ricchi che mai, a cominciare dal primo: un’automobile.
Grazie alle sue coinvolgenti iniziative, dunque, ma soprattutto all’entusiasmo e alla partecipazione dei marignanesi che si prodigano per il buon risultato degli eventi, in stretta collaborazione con l’amministrazione, San Giovanni in Marignano si conferma anche in occasione delle festività natalizie “Un borgo Vivo tutto l’anno”.
LA FEDE
Santa Lucia, una bella siciliana. Culto portato dai ravennati
– Il culto di Santa Lucia venne portato a San Giovanni in Marignano dai monaci benedettini ravennati. Il potentissimo arcivescovado romagnolo aveva molti possedimenti sparsi per l’Italia. Alcuni di questi si trovavano a Siracusa, la città della santa. I monaci, con i coloni, costruirono le prime abitazioni di quella che oggi è l’abitato di San Giovanni.
Non si sa con esattezza l’inizio del culto. Gli storici lo datano attorno al 1000. Fino al 1805 la festa e la fiera di Santa Lucia si svolgevano presso la chiesa del Moscolo, di cui si hanno notizie storiche fin dal 1333. Oggi, appartiene ai privati.
La chiesa di Santa Lucia di piazza Silvagni ha una lunga storia. Prima di essere intitolata alla santa si è chiamata: Santa Maria Fuori le Mura, Beata Vergine delle Grazie, della Scuola, Santa Maria Nuova.
Santa Lucia e le migliaia di candele
– Culto antichissimo, quello di Santa Lucia. I fedeli durante la celebrazione della festa accendono migliaia di candele in segno di devozione.
Un bel barocco riportato agli antichi splendori, anche nei colori. Di proprietà del Comune, fondamenta su un vecchio edificio del 1500, fu completamente ricostruita nel 1786 grazie alle volontà testamentarie di Giulio Antonio Silvagni, un ricco marignanese, al quale poi venne dedicata la piazza principale di San Giovanni, proprio di fronte alla “sua” chiesa.
Lascia scritto Silvagni: “…qual chiesa intendo, e debba farsi di lunghezza di luce trenta piedi comuni, con sua larghezza.. per formare una chiesa di valore di scudi 3.000…”
Il progetto è attribuito ad un certo architetto Luigi Moretti, un riminese detto “Smodino”. Ma in quel periodo non c’è nessun architetto a Rimini con quel nome. I dati anagrafici corrispondono invece a quello di un capomastro che realizza opere di pregio a Rimini insieme allo scultore Antonio Trentanove.
Oltre all’impianto architettonico che richiama la prima forma antica, quella della croce greca (bracci della stessa lunghezza), al suo interno si possono ammirare pregevoli dipinti, tra i quali una Madonna con Bambino e Santi del pittore riminese Giuseppe Soleri Brancaleoni. La chiesa conserva un organo settecentesco con circa 600 canne di stagno e legno, di recente restaurato.
Altra data importante della costruzione è il 1911, quando su progetto del geometra misanese Tonti venne aggiunta la loggetta. Dai primi anni ’90 viene sottoposta ad una serie di lavori.