– Isola di Brescia: da conoscere durante la festa parrocchiale organizzata dal Comitato cittadino. Tre le giornate: 7 settembre (alle 21 la processione, a seguire, per tutti, vino e ciambella per tutti); l’8 settembre (dalle 20 con l’orchestra), domenica 9 settembre (alle 9.30 la santa messa; nel pomeriggio, dalle 16, orchestra, stand gastronomici, pesca e lotteria di beneficenza).
Sconosciuta ai più, forse anche a molti marignanesi, sono i tesori della chiesolina dell’Isola di Brescia. La frazione si trova in pianura, sulla strada tra Pianventena e Morciano. La piccola chiesa col campanile a vela dedicata a San Giovanni Battista conserva una delle più importanti pinacoteche d’arte sacra della seconda metà dell’Ottocento. E questo grazie ad un parroco, don Domenico Corbucci (1814-1887). Di agiata famiglia, il prelato aveva relazioni importanti in Vaticano, grazie alle quali riuscì a farsi dipingere, pagando, opere per una sperduta parrocchia di 200 anime, ma non per questo lontana dai centri della cultura. I suoi artisti lavoravano per il papa e la curia romana. Insomma, il meglio dei tempi.
Per tutta la vita, don Domenico, con competenza e passione, commissionò le sue opere ad artisti da valore. A parere di Pier Giorgio Pasini, storico d’arte preparato e la capacità di divulgare, il capolavoro è una Santa Lucia di Francesco Coghetti (a lui si deve il sipario di cortesia del teatro di Rimini). A Pietro Gagliardi (prestigioso autore presente nelle chiese di Roma, compresa la Basilica di San Paolo) ordinò ben tre opere: Crocifissione, Martirio di Sant’Eurosia, Gesù Pastore.
Da un altro talentato del tempo, Francesco Modesti (pittore del papa e del collegio cardinalizio), il prete amante dell’arte ottenne tre tele.
Assoldò anche Francesco Grandi (ritrattista dei papi Pio IX e Leone XIII) e i migliori insegnanti dell’Accademia di San Luca: Cesare Mariani (il presidente), Augusto Bompiani e Pasquale Frenguelli. A completare la sua unicità, la chiesolina di Isola di Brescia è in un apprezzabile contesto urbano inferiore soltanto a quello naturale.
Ambiente: è uno dei più belli della provincia di Rimini. Gli abitanti, con l’aiuto e il contributo dell’amministrazione comunale, hanno costruito una delle oasi di verde più apprezzabili della Valconca. Accanto al campo di calcio (super utilizzato), un grande parco ben tenuto e ben arredato, completato da una struttura per le feste dotata anche di una cucina attrezzata stile ottimo albergo. Il parco e il campo di calcio sono dominati dalla chiesolina: lo scrigno d’arte sacra.