– Si chiama Jola Grebowiec ed è una grafologa specializzata sull’età evolutiva (dai piccini fino agli adolescenti) e sul rapporto familiare. Si è anche specializzata sulla criminologia. E’ diventata morcianese 21 anni fa, quando sposò Bruno Baffoni. Incontrato in Polonia durante una processione verso il santuario della Madonna di Cestokova.
La grafologia è la disciplina che attraverso lo studio dei segni (scrittura e disegni) avanza delle ipotesi sulla personalità degli essere umani. In tale settore, la scuola italiana è all’avanguardia nel mondo. Il suo incontro con la materia è davvero casuale. Jola è insegnante e per insegnare meglio si vuole iscrivere a Pedagogia. Sale ad Urbino per l’iscrizione, ma le mancano dei documenti. Di fianco allo sportello c’è quello di Grafologia, dove non le fanno storie. Senza apparenti ragioni si iscrive. E’ la sua materia; uscirà col massimo dei voti.
Il suo curriculum professionale è fatto da pubblicazioni in cinque lingue (oltre all’italiano, in polacco, inglese, lituano e rumeno) e da numerosi seminari all’università e presso delle associazioni di psicologi. Ha tenuto incontri all’Università di Varsavia, Breslavia, in Romania. Al momento sta lavorando su un progetto con l’Università dell’Aquila, che in collaborazione con la Polonia e la Romania vorrebbero istituire un corso di laurea in Psicologia applicata alle scienze del crimine. Mentre a partire dal prossimo ottobre terrà lezioni in una Università in Romania. Invece, dal prossimo settembre terrà dei corsi all’Associazione sammarinese degli psicologi, coinvolgendo anche insegnanti e genitori. Oggi, uno dei problemi più presenti nei bambini italiani, in media 3-4 in ogni classe, è la disgrafia, cioè la difficoltà di scrittura. I piccoli non riescono a condurre la penna per mancanza di fiducia.
Se si interviene in tempo, col supporto degli insegnanti, dei genitori, magari praticando lo sport, i ragazzi piano piano recuperano le difficoltà iniziali. Tra gli studi più curiosi a cui ha partecipato Iola è stato un seminario tenuto sullo scrittore Rilke al castello di Duino (Trieste), dove il tedesco era ospite del principe. Dalla sua grafia si desume che l’intellettuale cercasse la madre nelle altre donne.
Jola Grebowiec ha alle spalle una bella storia umana. Giunse in Italia con il diploma di Liceo medico, ma nei primi tempi si adattò ad ogni tipo di lavoro: badante, signora tuttofare, bidella, insegnante. Con il piacere dello studio e il talento ha seguito la sua passione, fino a diventare una valente professionista.