– Avevamo chiesto, precedentemente, circa tre mesi fa, una verifica, segnalando quattro punti: 1) lo scollamento della maggioranza, ormai divisa su tutto, dalla pista di motocross all’isola pedonale, al traghetto sul porto canale; 2) le ripercussioni, non certo rosee, sul costituendo Partito democratico; 3) l’anomalia macroscopica della giunta, con una concentrazione inusitata di deleghe nella persona, pur stimabile, del sindaco Curti, e deleghe simboliche agli assessori, tranne l’Urbanistica; 4) il deragliamento della maggioranza su un discutibile binario unico sindaco-Associazione albergatori.
Nel frattempo è intervenuta una crisi di giunta a dir poco clamorosa, con un vice sindaco dimissionato d’ufficio, lotte al coltello, minacce di urne anticipate. Questo a chiara dimostrazione, non richiesta, di quanto fosse fondata la nostra analisi.
La crisi è ricomposta in modo “cencelliano”, ineccepibile, quasi scontato e anche astuto: esce una Margherita, entra una Margherita, rimpasto con qualche cambio di deleghe e qualche problema nuovo. Astuto, ma politicamente squalliduccio: in quanto affida l’assessorato ‘dominante’, l’Urbanistica, al garante dei Ds, l’uomo per tutte le stagioni; ma forse realizza l’inconfessato sogno del sindaco di gestirla in prima persona. In fondo è l’Urbanistica che garantisce il vero potere. Bel colpo!
Ma è una toppa in un vestito troppo liso, con buchi da tutte le parti. Questa crisi ci lascia due mine: 1) la costituzione di un nuovo gruppo autonomo di maggioranza, che fa capo alla Tacchi ed annovera l’ex vice sindaco Gasperi, aperto… in proiezione del futuro Partito democratico, dicono gli interessati; 2) la sconfessione (ribadita) del nuovo assessore al Turismo, sig.ra Patruno, da parte del presidente dell’Associazione albergatori, Confcommercio, ecc., con aggettivazioni non proprio carine di inadeguatezza, incompetenza, insomma, non all’altezza.
Il tutto nel silenzio assordante delle altre forze di maggioranza: Comunisti italiani formalmente contrari alla soluzione adottata, ma si adeguano; Rifondazione comunista, politicamente assente, ma prona.
Quanto all’opposizione poco da dire, ahinoi! La destra è collusa, Rinnova Gabicce, che non ha ancora elaborato il lutto della sconfitta, si riscatta simpaticamente facendo l’occhiolino (ma ne siamo sicuri?) al futuro Partito democratico.
Ma può essere stimolante fare opposizione in questo paese, quando il primo cittadino definisce in una lettera ufficiale e indirizzata a tutti gli albergatori “squallidi detrattori, per principio” coloro che dissentono da sua maestà? Come diceva Totò: “C’è un limite ad ogni eccesso!”. In quale partito ritroveremo codesti campioni di democrazia?
Carlo Freschi
Coordinatore di Rinnova Gabicce