– Umberto Cardinali nel 1965 ha 57 anni; un’età più vicina alla pensione che alle avventure imprenditoriali. Titolare della Cicli Adriatica, è uno tra i maggiori imprenditori del Pesarese. Per una serie di ragioni, forse la forza del destino, acquista la Ifi, azienda che produce banchi bar. Non è proprio sana. Anzi, è un autentico colabrodo economico. Dopo il pessimo affare, Cardinali si siede in un angolo, china la testa tra le gambe per la sua classica riflessione nei momenti di difficoltà.
Un professore universitario romano, giunto per sbrigare le ultime consulenze gli dice: “Lei non ha fiducia nell’azienda, ma in se stesso”. Cardinali si rimbocca le maniche e inizia a mettere in carreggiata il nuovo acquisto di Tavullia. Il suo è un rimboccarsi la camicia fatto di etica del lavoro, tecnologia, umiltà. Di associazioni di idee che mettono l’uomo al centro: “Credo che il lavoro dell’operaio, quando è serio, sia tra le prime cose da onorare e gratificare”. Tutte caratteristiche che si ritrovano ancora oggi in quello che sono le Industrie Ifi, sintetizzabili con una parola forse troppo di moda: innovazione.
La sua sfida è vinta. Realizza il banco bar modulare in acciaio inox. Una rivoluzione per i tempi, dove il settore era nelle mani del piccolo artigiano. Nel 1971, progetta e tira su l’attuale stabilimento: un gioiello di sobria e solida bellezza. Si avvale di progettisti dagli orizzonti alti e lunghi; uno stile di Cardinali, questo. Oggi, il suo staff sta lavorando alla realizzazione di una cittadella industriale dove riunire tutte le attività di Industrie Ifi, sempre a Tavullia, ma appena al di là del Tavollo. Leader europeo nella produzione di banchi bar, Industrie Ifi, dopo una serie di nuovi marchi e acquisizioni, significa: Ifi, Rossi Dimension, Lai, Coletti, Dsl, Steelmobil, Metalmobil, L&R. E una ricerca continua.
Umberto Cardinali nasce nel cuore di Pesaro. Fino ai trent’anni la sua vita si svolge nell’affascinante via Morselli, a pochi passi dal centro. Con poche risorse, e con la sapiente cultura lontana dagli eruditi, la famiglia gestisce un’osteria e il piccolo, quando libero dalla scuola elementare, dà una mano.
Viene su svelto di mente e agile di gambe. E le gambe saranno la leva della sua vita. Ha una passione assoluta per la bicicletta, vista anche come chiave di crescita economica. La madre lo asseconda e con molti sacrifici gliene regala una. Partecipa alle prime gare; le vince. Nel ’30 e ’31, corre il Giro d’Italia come isolato, cioè da solo, senza squadra. E nella sua iscrizione c’è molto del carattere di Cardinali: la prontezza. Sulla Gazzetta dello sport esce un articolo di presentazione dell’evento e si dice che sono rappresentate tutte le regioni italiane. Il giovane pesarese prende carta e penna e argomenta che le Marche non vi sono. Gli si aprono le porte dell’iscrizione. Ha 22 anni.
L’anno dopo altra carta Giro. Durante una tappa, si rompe la forcella. Cade senza farsi male. E anche qui viene fuori la raffinata mente di Cardinali: dura e selettiva. Non ha il talento per emergere. Tenterà altre strade.
Apre in via Morselli una bottega dove si riparano le biciclette. L’aver partecipato alla corsa rosa gli dà un’attestato di professionalità nella città, non smentito dalle capacità di Cardinali. Dalla riparazione, si passa al commercio delle due ruote. L’intraprendente artigiano va a Cesena in bici e torna a casa con una da vendere. Il trasporto è l’abilità del gioco delle mani.
Come spesso capita alle menti che frullano pensieri da tradurre in azioni, da cosa nasce cosa. Cardinali inizia a costruirle, le bici. Fonda la Cicli Adriatica (marchio ancora presente) e da un amico si fa fare un logo che reca barche e mare: vedute alte e senso di libertà. Altra intuizione imprenditoriale. L’agio economico, il successo, la crescita, consolidano sempre più la sua filosofia imprenditoriale: qualità più alta al prezzo più competitivo.
Oltre che dal lavoro, dalla bicicletta (l’ha inforcata fino a pochi anni fa), la vita di Cardinali è stata scandita dalla figura della madre: donna sempre presente e benevola verso le convinzioni del figlio. Quando passava per Milano, Cardinali le acquistava gli amati foulard alla moda e glieli porgeva con pudore, dandole del voi: “Ma’, date un occhio qua…”. Non si direbbe, ma il suo pendolo amava le fermate sulle goliardate. Anche questo ad ampio raggio; fino a coinvolgere la città. Insieme ad un manipolo di amici, per un primo di aprile, con tanto di cartoline del Comune di Pesaro, fecero radunare migliaia di cani per una visita presso il macello. Ne sorrise tutta la città.
Questa vita che è una favola si legge nella sua biografia: “Una vita a largo raggio”. Un esempio. Scritta da Matteo Giardini, illustrata da Augusto Daniel Gallo, è stata presentata lo scorso 26 giugno nel giardino della biblioteca San Giovanni di Pesaro. A far festa al novantanovenne, tra i tantissimi presenti anche: Palmiro Ucchielli (presidente della Provincia) e Luca Ceriscioli (sindaco), Maria Pia Gennari (assessore alle Politiche educative). L’Ifi, azienda leader in Europa per la produzione di banchi bar, in collaborazione con le istituzioni, lo regalerà a migliaia di studenti della provincia di Pesaro. Le storie diventeranno semi che aiuteranno a indirizzare le passioni e le energie dei giovani per costruire “una vita a largo raggio”.