Nonostante due serate guastate dalla pioggia, grazie al fine settimana, sono saliti nel più attraente borgo ottocentesco del Riminese, ma non sfigura allargando la geografia, migliaia di persone: oltre 12.000 presenze affermano le statistiche.
Grande la soddisfazione dell’amministrazione comunale e del direttore artistico Giuliano Chelotti
Il picco di 4.000 presenze nella giornata di domenica. Dice il sindaco Giuseppe Sanchini: “Abbiamo avuto il coraggio di organizzare la più importante e antica festa tematica dell’entroterra pur avendo dei cantieri in corso, e siamo stati premiati anche per averne riassunto l’organizzazione diretta, affidando l’incarico di progettarla al suo creatore Giuliano Chelotti che ha saputo riportarla ai fasti di 15 anni fa. Una festa di questo tipo infatti non la si può inventare dal nulla, si deve basare su un accertato patrimonio culturale e storico, che la rende unica nel suo genere in Italia”.
Giuliano Chelotti è stato colui che ha “inventato” le manifestazioni rievocative, attingendo alla storia e alle radici di una comunità. “Abbiamo raggiunto diversi obiettivi afferma il direttore artistico Giuliano Chleotti a cominciare da quella che era la necessità di ovviare al problema del cantiere in via Roma, sfruttando quindi tutte le altre vie e piazze del centro storico per valorizzarne le potenzialità scenografiche e le suggestioni, così come accadeva nelle prime edizioni di 800 Festival. Poi abbiamo disseminato in questa specie di labirinto tante postazioni spettacolo che pur con tipologie diverse (dai burattini alle marionette, dal teatro di figura all’operetta, etc) hanno offerto un ventaglio variegato di proposte, tutte però unificate da una omogeneità culturale.
Infine, vorrei sottolineare che per raggiungere tali obiettivi, un grosso contributo è stato dato dalle compagnie locali e del territorio provinciale. Partendo da questo felice presupposto, vorremmo lavorare anche per intervenire in modo più incisivo nei settori enogastronomico e commerciale”.