– P-Assaggi di Vino non è una festa né una sagra del vino ma un’iniziativa che promuove la cultura del buon bere (non scontato anche se oggi i giovani frequentano in massa le cantinette) importante soprattutto a Rimini nota come città del divertimentificio, dove l’alcool è associato alle stragi? qui il nostro messaggio, invece, è che bere bene vuol dire bere poco, bere lentamente e bere vino buono… e diffonde la cultura del bere riminese.
L’assessorato all’Agricoltura della Provincia di Rimini, persegue l’obiettivo di esaltare il rapporto Vino/Territorio, ritenendo il vino, non solo un prodotto bensì un veicolo per comunicare ed anche “vendere” il territorio: i suoi paesaggi, l’ambiente e gli altri prodotti che si abbinano particolarmente con il vino: i formaggi, i salumi di mora romagnola, la carne di razza romagnola, la piada, il pesce azzurro, il pollo romagnolo e l’altro prodotto “principe” locale, l’olio extravergine di oliva recentemente insignito della Denominazione di Origine Protetta “Colline di Romagna”.
Non a caso sul vino si snodano i percorsi turistici enogastronomici a partire dalla Strade del Vino e dei Sapori ed i circuiti delle “Città del Vino” di cui fanno parte diversi Comuni della Valle del Conca e della Valle del Marecchia.
La Vitivinicoltura riminese (superficie vitata: 3.250 ettari, aziende vitivinicole 2.500 circa) è, oggi, una realtà, in grado di indicare nuove e più qualificate prospettive, rispetto al più recente passato. Dai cinque vini Doc ” Colli di Rimini “(ottenuti nel ’96) Rosso” “Bianco” Cabernet Sauvignon” “Biancame” “Rebola”, il Consiglio Interprofessionale della Doc “Colli di Rimino”, è impegnato per l’inclusione di altri due vini: Colli di Rimini “Sangiovese” e Colli di Rimini “Chardonnay”. La prospettiva, dunque, è legata alla qualità (dal campo ovvero dai vigneti) della produzione su cui si interviene con risorse comunitarie destinate alla riconversione e ristrutturazione dei vigneti, alle iniziative promosse dall’assessorato all’Agricoltura, nei confronti dell’Ente Tutela Vini volte a favorire l’innalzamento della gradazione alcolica per le uve destinate alla vinificazione ed il contrasto all’arricchimento dei mosti per i vini destinati alla produzione delle diverse tipologie di vini Doc oltre il sostegno alla ricerca dei vitigni autoctoni, l’adozione di disciplinari per la garanzia di filiera, a sostegno delle aziende che aderiscono alla Doc e gli interventi di promozione del prodotto e di diffusione della cultura del buon bere “riminese” (vedi P-Assaggi di Vino, Calici di Stelle, Cantine Aperte, Capodanno del Vino, Profumo di Sangiovese, la Sagra dell’Uva, Genuvino, volto all’orientamento al consumo dei giovani, ecc).
Contestualmente alla diffusione di una “cultura” del vino vanno maturando le condizioni per consolidare il binomio: impresa locale/tipicità territoriale. L’obiettivo è quello di promuovere un nuovo sistema di qualità dell’accoglienza partendo dalla ristorazione fuori casa. Si tratta di affermare una tendenza nuova basata sul MadeInRimini anche e soprattutto nel campo enogastronomico.
Sono partner della Provincia: Il Comitato Operatori di Spiaggia di Marina Centro, il Consorzio della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini, il Gal l’Altra Romagna, il Consiglio Interprofessionale delle Doc, le associazioni dell’Agricoltura e del Commercio.