– Nasce il Partito democratico (sede inaugurata il 16 settembre) dall’unione di Ds e Margherita. La risposta politica è la creazione di un raggruppamento della sinistra: Comunisti italiani, Rifondazione comunista, Verdi, Sinistra democratica.
La seconda semplificazione la sta cucendo Fabrizio Piccioni, consigliere comunale e assessore provinciale di Comunisti italiani. Ha avuto già contatti a livello informale con gli esponenti misanesi di Rifondazione, Verdi, Sinistra democratica (l’ala di Mussi che segue i ds nella Partito democratico). Dice Piccioni: “Ci siamo sentiti a livello informale. Il nostro orientamento è seguire le mosse dei nostri partiti a livello nazionale. Il nostro intento è ricomporre le diverse anime della sinistra, ora che i Ds hanno fatto una scelta di centro”.
“Ora – continua Piccioni – bisogna passare ad un calendario. A livello nazionale ancora non si è stabilito un percorso; cioè scegliere tra una confederazione, un’unione, un’alleanza. La nostra idea di fondo è presentarci come la sinistra”.
In questa gioco politico è entrata anche Katia Coccia, da tre legislature consigliere comunale Ds, attuale presidente del consiglio comunale, che ha scelto la linea Mussi. Di Misano Monte, dove ha sempre raccolto un ampio consenso personale, afferma: “Uscire dai Ds mi è costato; mi auguro che possano avere successo. Sono favorevole all’accordo politico, ma con la Margherita ci vedo forti differenze. Differenze che andrebbero evidenziate, ma qualcuno non lo fa per convenienza. A me piace seguire il mio pensiero; non me lo ha ordinato il dottore di fare politica: potrei anche smettere”.
L’esperimento sinistra unita ha un precedente forte a Cattolica. Sotto l’insegna dell’Arcobaleno, alle scorse elezioni comunali per una manciata di voti non è riuscito a giocarsi il ballottaggio con il candidato della Margherita e dei Ds, Pietro Pazzaglini.
Ma esistono le sventolate differenze tra i vari partiti della sinistra, oppure è semplice retorica, propaganda? Piccioni: “Nel Pd vedo i vertici di governo, i poteri forti, lontani dalla gente. Il nostro proposito è capire i bisogni della gente e rappresentarne gli interessi. Non è quello il nostro modo di essere; ci candidiamo per governare con il nostro punto di vista. Diciamo che rappresentiamo i valori tradizionali della sinistra. E come tale avanziamo anche la proposta che gli amministratori vadano scelti anche livello locale con le primarie, non solo interne al Pd”.
Marco Borrini di Rifondazione comunista, afferma: “Il direttivo mi ha incaricato di dire che non seguiamo il nazionale; ma si è favorevoli al progetto di unificare le liste di sinistra e di aprire un dialogo. L’intento è di presentarsi alle prossime elezioni comunali con i Verdi, Comunisti italiani e Sinistra democratica”.
GIORGIO – L’AFORISMA
Quando ero giovane…
– Quando ero giovane volevo attraversare il mare e volevo una barca per arrivare sull’altra sponda, l’Africa. Mi sono accorto che al di là altri avevano il mio desiderio.