Non sempre succede così perché gli amministratori, a volte anche lungimiranti, provvedono con piani abitativi e di sviluppo aree rimaste vergini, “si fa per dire”, dall’illogico. Le comunità che vi abitano oltre al lavoro, al tempo libero ecc… producono benessere, di conseguenza anche rifiuti di ogni genere, ai quali bisogna provvedere con inceneritori, discariche e depuratori, compresa la parte ricca. I ricchi del nord che tendono sempre di più ad allontanarsi sulle colline, dai luoghi produttivi, pur di godere di un ambiente più sano.
Un tempo l’immondizia era l’ultima cosa a cui pensare, si buttava da qualsiasi parte e comunque sempre al sud di un quartiere, quasi sempre a sud per una città che diventava nord per l’altra.
Ad esempio: anche le spiagge sono più belle al nord, forse sarà la minore erosione, più attrezzate, anche per gli alberghi è la stessa cosa, quindi dovrebbero essere anche più produttivi, di conseguenza guadagnare di più, pagare più tasse sui rifiuti. Anche perché il “tragitto” della loro #### è più lungo della mia che la faccio sul posto. Ma i mercanti, i ricchi mercanti, che come dicevo prima tendono sempre ad allontanarsi da ciò che li disgusta, non ci sentono.
Il mercante a cui si allude non è il professionista benestante che si fa la villa in collina. Ma parlo del mercante-politico. La politica di oggi, “sempre dal mio punto di vista”, non è più quella di un tempo: vicina ai cittadini, ai loro bisogni. Oggi è diventata un mercato.
Sono strani personaggi che dopo le elezioni scompaiono sulle colline, nei dintorni o nel Palazzo, e quando hai bisogno di qualcosa non li trovi mai. Il politico va dal mercante di turno e gli dice “io ti do” (perché e sua) diecimila metri qui, tu cosa mi dai in cambio? Oppure viceversa.
L’ultima che ho sentito, si potrebbe collegare alla canzone di Celentano. La via Gluk (dove dice, là dove c’era l’erba, ora c’è una città), qui tra le due colonie della Sip non c’era l’erba ma una strada, la chiudiamo e facciamo una piazza, perché non lo sapevate? Va beh!, che tanto in questo caso cambia poco. Naturalmente questo non lo fanno per loro stessi, ma per l’interesse della comunità. Che comunque quasi sempre è all’oscuro di tutto.
Lasciamo stare la politica, dalla mia “vista da sud” del mio paese, che con maestria fantastica ho provato a girarlo su se stesso. Come, ad esempio, con un navigatore satellitare a 45 gradi, poi a 90 gradi, etcc. avremmo quindi per un certo tempo da decidere a 45 gradi il depuratore, con i palazzoni di Portoverde che vi regaliamo per sempre, “se vorrete”, sulla piazzetta del Brasile, o giù di lì, con i “wonderful”, i “lovely” (bello, bellissimo) e naturalmente i “scheiser” (merda) dei tedeschi ammirati da tanta bellezza.
Poi dopo un certo periodo di tempo giriamo il paese a 90 gradi e avremo il tutto più o meno ai confini con San Clemente. Vi chiederete perché questa insistenza, con questi mercanti? Presto detto; perché su quella collina ci sono dei signori, politici-mercanti, che durante la loro lunga legislatura avevano promesso una sistemazione accettabile al depuratore delle Casacce. Come natura vuole, finita la legislatura tutto rimane così com’Hera, che dovendo fare profitti, ti saluto i lavori.
Allora nella mia fantasia, visto che siamo bravi a parlare di città solidali, uguaglianza, facciamo… E allora, come fratelli e sorelle, gioiamo di quanto la natura ci offre e facciamo un periodo ciascuno. Non credo ne abbiate tanto a male, in fondo la #### è ovunque.
Così facendo anche con gli alberghi, le spiagge e tutte le attività connesse, ci sarebbe più beneficio per tutti, conoscere il territorio, le sue bellezze e i suoi profumi, perché lasciare tutto questo a beneficio di pochi? Poi, ci pensate se dovesse capitare con Riccione, a 90 gradi, avremmo il loro depuratore più o meno da Misano Monte in giù, però avremmo anche via Ceccarini, i loro negozi, i loro alberghi.
Ad esempio il nuovo inceneritore di Raibano, voluto anche da quei mercanti della politica, che hanno sempre a cuore il bene dei cittadini, che hanno votato con molta coerenza con se stessi, quel Piano, ma si sa che le tecnologie cambiano ogni giorno molto rapidamente, come le teorie politiche.
Quindi questa grande e sprecata opera “per me”, la portiamo un po’ di tempo vicino la Fiera di Rimini, poi girando, girando, capiterebbe in piazza tre Martiri, dove la particella scendendo dal Duomo, come nell’acqua “Lete” – dice -“Ehi! laggiù c’è nessunooo…”.
Giorgio Pizzagalli