Un impegno forte vicino alle famiglie, vicino alle imprese, vicino agli anziani e ai giovani. Fausto Caldari, il presidente: ‘Credo che la nostra forza sia la condivisione dei valori, del rapporto umano al nostro interno. Dell’ascoltare chi sta dall’altra parte dello sportello. L’attaccamento del socio’
BCC GRADARA – LA BANCA DIFFERENTE
– Sempre più determinante per la crescita del territorio. Sempre più vicina alla famiglia. Sempre più vicina alla piccola impresa. Sempre più portatrice di valori da condividere. Insomma, una istituzione che fa crescere la comunità, partendo da se stessa: con uno spirito moderno e un cuore antico.
La Banca di Credito Cooperativo di Gradara ha chiuso il 2006, come una delle migliori annate della sua storia, iniziata nel lontano 1911. Tutti i numeri, quelli che gli economisti chiamano indicatori economici, sono positivi. La raccolta diretta ha superato del 16 quella dell’anno precedente, toccando i 389 milioni di euro. Poderoso balzo in avanti del 19 per cento per gli impieghi (340 milioni di euro), cioè il denaro prestato alle famiglie, agli imprenditori, ai giovani, agli anziani. Numeri che potrebbero essere sintetizzati dall’utile d’esercizio: 5 milioni di euro circa.
Se la banca locale va, significa che il territorio va bene, che cresce, che possiede risorse economiche e capacità professionali da immettere nel lavoro. La caratteristica della piccola banca è la sussidiarietà attraverso la crescita, la “generosità”. C’è una reciprocità nello scambio di energie, saperi e professionalità.
Ma come spiegare il risultato della Banca che può essere anche la chiave di lettura del territorio dove opera, la sua metafora? Di certo non sono le competenze tecniche, tuttavia da non sminuire; non sono i prodotti, da non minimizzare; non è la tattica, da non sottovalutare; fondamentale è lo spirito con cui lavora, con cui si rivolge alle famiglie, agli imprenditori, ai giovani, agli anziani. Alle caratteristiche di questa terra.
“Credo che la nostra forza – afferma Fausto Caldari, il presidente della Bcc di Gradara – sia la condivisione dei valori con la società, del rapporto umano al nostro interno. I nostri ragazzi sono motivati a dare il meglio di sé, a migliorarsi, a raggiungere gli obiettivi con la forza della passione. Questo significa mettersi al servizio di chi sta dall’altra parte dello sportello e farne gli interessi, ascoltandolo. Ecco siamo una banca che ascolta con attenzione. Un altro elemento fondamentale del nostro sviluppo è l’attaccamento dei nostri soci”.
A volo radente sul 2006 della Banca di Credito Cooperativo di Gradara, si mette a fuoco soprattutto l’apertura di due nuove filiali; passate da 11 a 13, più o meno il 15 per cento in più se lo si vuole tradurre in percentuali. Sbarco a Morciano di Romagna e secondo sportello a Pesaro. L’aumento dei clienti: più 1.200 unità.
Numeri, crescita, filosofia, va bene, ma uno dei fatti che rende orgoglioso il consiglio di amministrazione gradarese è l’impegno nel sociale: 160 interventi per un importo di 370.000 euro. Una somma importante per una banca che vuole essere differente e accanto al territorio. L’impegno è stato rivolto alle scuole, agli enti religiosi, alle società sportive, alle associazioni di volontariato, alla cultura.
E tale solco sarà seguito anche nel 2007.
Un momento molto personale che è anche un riconoscimento a questi luoghi, è stata la visita al Palazzo del Quirinale, che ha fatto il paio con il 2005, quando una delegazione della banca venne ricevuta dal papa Giovanni Paolo II.
I NUMERI
Ottima annata il 2006
Raccolta
389 milioni di euro
(più 16 per cento)
Impieghi
340 milioni
(più 19 per cento)
Utile: 5 milioni di euro
Filiali: 13 (erano 11)
Nuovi conti correnti: 1.200
Dipendenti: 88 (erano 78), più 13 per cento