– Caro direttore,
le chiedo uno spazio per portare una voce ed un contributo ad un dibattito marignanese che mi sembra sia in una fase di stagnazione.
Non risiedo più a San Giovanni, quindi il mio punto di vista è certamente da esterno, ma noto un certo immobilismo nella vita politica.
Spero anche che il mio contributo non venga letto come un intervento piccato di un ex… a suo tempo decisi di allontanarmi dalla vita politica per dedicarmi al lavoro e ad altri campi sociali.
Quindi anche per “colpa” mia percepisco questo immobilismo, non essendo più riuscito ad impegnarmi in prima persona per quello che considero un meraviglioso paese, dalle enormi potenzialità.
La difficoltà dei partiti è atavica e la crisi dei partiti è di lunga data, da ex segretario di partito so benissimo che è così e non è certo una novità.
Avevo invece la percezione all’epoca che fosse l’amministrazione un tirante molto dinamico, forse anche “frenata” dai partiti. So che sto accusando anche me stesso nel dire questo, essendo stato segretario di un partito che all’epoca esprimeva il sindaco.
Ora mi sembra di notare una fase di stagnazione anche per quel che rigurda l’idea della San Giovanni del futuro.
Quella dinamicità che c’era un tempo, che ha fatto crescere insieme amministrazione e associazionismo, che ha fatto di San Giovanni un borgo apprezzato e visitato, mi sembra si stia rallentando.
Ottimo continuare le iniziative legate al legame costa-entroterra, ma è giunto il momento di ampliare (non cambiare) l’offerta che è consolidata da anni.
Non voglio dire che si stia tornando indietro, anzi, considero già il mantenere l’alto livello dei servizi e delle iniziative pubbliche culturali e sportive un traguardo molto importante. visti i sacrifici che da anni si impongono agli enti locali.
Leggo su San Giovanni Notizie dell’avanzo di bilancio per il 2006 e dell’ottimo risparmio dovuto alla rinegoziazione dei mutui.
Ma le cifre indicano che il prossimo anno, con i tagli che ci saranno ancora di sicuro dagli enti superiori, far quadrare il cerchio sarà durissima.
Certo però che l’aumento delle tasse locali rischia di essere pesante: è proprio vero che ci sono tantissime famiglie, anche del ceto medio, che oggettivamente non arrivano a fine mese, e non è un modo di dire. Con l’ultima ondata di crescita dei mutui, l’euro che corre, i prezzi legati al petrolio che a breve schizzeranno alle stelle, molte persone sono in vera e propria crisi.
San Giovanni. E’ ovvio che ci sono momenti cruciali che certamente incidono ma credo che la stessa nascita dell’associazione E-labora che si propone di portare un contributo tramite incontri e dibattiti e momenti di approfondimento, anche importanti. Credo si incanali in un sentimento di “preoccupazione” per una fase di ferma dell’azione progettuale per la città.
Come momenti certamente importanti che possono dar poi una “scossa” a questo momento di stasi, ci sono la discussione preliminare sul Piano regolatore e la nascita del Partito democratico.
Personalmente, seguo con curiosità l’evoluzione del partito democratico. Non so cosa diventerà; temo che possa però (e cito le parole di Arturo Parisi, che da sempre nè è un fautore), nascere già vecchio. Fortunatamente a San Giovanni si è dato spazio anche a due giovani nelle liste regionali sia di Veltroni che di Letta. E’ certamente un bel segnale. Sono felice per il mio ex collega di giunta, Daniele Morelli, che da oltre 12 anni si sta impegnando in amministrazione.
Vedremo che cosa succederà. Spero di sbagliarmi in questa mia sensazione di immobilismo. Ripeto, non sono avulso da colpe, non avendo più partecipato alla vita marignanese.
Lorenzo Silvagni, già segretario dei Ds,
già assessore alla Cultura