– Apt (Azienda promozione turistica dell’Emilia Romagna) : dieci milioni di euro di budget per la promozione del turismo dell’Emilia Romagna. Lo presiede il cattolichino Massimo Gottifredi.
Come spendete i danari?
“Abbiamo un budget di 10 milioni di euro. Abbiamo tre linee di spese; il 25 per cento delle risorse servono per far funzionare la struttura, la prima.
La seconda invece è tutta sulle operazioni di marketing sui mercati esteri, con promozione voli low cost, sensibilizzare i tour operator, campagne stampe nell’area dell’ex marco. La stessa cosa avviene in Italia, acquistando spazi televisivi, sulle radio, sui mezzi cartacei.
La terza linea è tutta interna e legata al lavoro del nostro ufficio stampa. Cerchiamo di metterci in relazione con i giornalisti del settore. A Rimini abbiamo un vero e proprio studio dove è possibile montare i servizi e spedire le immagini. Inoltre, mettiamo a disposizione anche forze per le riprese. E’ un’organizzazione che sta producendo moltissimo. Da due anni, insieme ai parchi tematici, facciamo pubblicità televisiva, promuovendo: riviera aperta, parchi aperti. Quest’anno, ci abbiamo affiancato anche la commercializzazione. I risultati si sono visti a Pasqua, quando è arrivata una moltitudine di gente.
Come Apt siamo meno soddisfatti per la promozione sui nuovi mezzi tecnici, tipo il web. Fatto cento i mezzi tradizionali, investiamo 1-2. L’idea è di arrivare ad almeno il 10. La rete ha un flusso sottotraccia che riesce a muovere e interessare milioni di persone. Tale strumento va assolutamente potenziato”.
Non sono pochi 10 milioni di euro per promuovere una delle regioni turistiche più importanti d’Europa?
“In effetti sono un po’ pochi. Ma ai 10 milioni della Regione, vanno aggiunti le cifre dell’Unione di prodotto (6-7 milioni di euro) e quelli della Provincia di Rimini (2 milioni). Questo fa circa 20 milioni di euro. Va ricordato che l’Italia attraverso l’Enit fino all’anno scorso spendeva 25 milioni di euro, che questo governo ha portato a 50 milioni. Contro i 100 della Francia e i 150 della Spagna”.
Come legge i dati degli arrivi e delle presenze del 2006?
“La chiave di lettura è su due livelli: congiunturali e strutturali. C’è stato un recupero di appeal della nostra riviera grazie all’andamento positivo dell’economia in Italia e in Europa.
Sul secondo piano invece vanno collocati i nuovi collegamenti aerei a basso costo; che già di per sé è una motivazione al viaggio, oltre che visitare un luogo e fare qualcosa. Chi utilizza il low cost non è un ceto sociale basso, ma chi spende poco per il viaggio e molto dove si reca.
Inoltre, stiamo mettendo a sistema una rete di collegamenti che possa far muovere in avanti i nostri numeri, soprattutto con l’estero. Purtroppo, la nostra riviera soffre di internazionalizzazione. E l’Apt vuole spostare le proprie attenzioni proprio sui mercati europei. La chiave però è che oltre alla comunicazione, ci si abbini la commercializzazione. Ci sono segnali gratificanti, tipo il più 10 dalla Russia, nonostante le difficoltà burocratiche”.
Con quali carte ci si presenta sul mercato del turismo i prossimi anni?
“Si riparte con il Moto Gp, che ha un impatto di comunicazione altissimo, ma è anche la dimostrazione di qualità e forza di un territorio. Se si riesce ad allestire un tale evento, è sottinteso che hai tutto. La nostra debolezza è la qualità urbana. Chi va in vacanza vuole ritrovi di socializzazione gradevoli e non inquinati. E questi fattori diventeranno elementi irrinunciabili; non è sufficiente il centro ben curato: lo deve essere tutto il territorio. Da condividere l’operazione di Riccione di togliere il traffico dal lungomare; la vista occlusa dalle lamiere non emoziona. Per destagionalizzarci dobbiamo puntare allo sport e al benessere. Motivazioni forti per la vacanza e che crescono a ritmi costanti e incessanti E prima del prezzo, è la qualità dei servizi la discriminante. Ma va ricordato che chi viene in vacanza da noi lo fa per stare insieme agli altri e divertirsi”.
di Matteo Marini
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