– Eugenio Paoli, in segno di affetto, con gli spirito dell’adolescente, ha regalato al Comune di Saludecio un capolavoro artistico-artigianale: un gigantesco stemma del Comune in rame sbalzato su un supporto di legno. La cerimonia è avvenuta lo scorso luglio.
Settantaquattro anni, Eugenio Paoli è un signore triestino che da trentacinque anni passa un mese tutte le estati a Riccione, con due puntate, una in primavera e l’altra in settembre. Casualmente ha scoperto Saludecio e insieme alla moglie se ne sono innamorati come dei ragazzini. Qui hanno molti amici e frequentano locali e ristoranti.
Uomo che porta con sé la triestinità: l’allegria, la gioia per la vita, la generosità. E la dona, con naturalezza. A suo modo è un artista-artigiano in stile rinascimentale, o più semplicemente appartiene alla migliore tradizione italiana delle cose ben fatte che piacciono agli stranieri.
Capo-officina all’Ansaldo di Trieste, ha imparato a conoscere e lavorare i metalli fin da ragazzo. Poiché il confine tra l’alto artigianato e l’arte è sottile, da anni si cimenta con la creatività e con ottimi risultati. Dalla materia prima estrae opere di una cura, di una semplicità inferiore soltanto alla bellezza. Con la signora, che per anni ha lavorata nella più importante libreria antiquaria di Trieste, sono amanti di storia (soprattutto la medievale) e tradizioni. Raffinato artigiano del legno, del ferro battuto, ha esposte le sue opere in mostre a Riccione e Cattolica, ottendo sinceri apprezzamenti. Lo stemma verrà collocato nella sala consiliare.