L’amministrazione comunale di Coriano, attraverso i suoi uffici, sta approfondendo e verificando tutte le carte inerenti le concessioni autorizzative dell’ampliamento della zona industriale di Via Piane.
Previsione d’incremento contenuta da anni nello strumento urbanistico comunale, dopo aver ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni da parte degli enti sovracomunali competenti.
L’inghippo, al momento, sembra essere tutto incentrato sul fatto che, approvato lo strumento edificatorio generale (Piano Particolareggiato), i 9 capannoni sono stati costruiti sulla base dei Dia (Denuncia inizio attività), ovvero strumenti di autocertificazione da parte di chi costruisce e non provvedimento emanato dall’amministrazione, che valuta la Dia solo sotto il profilo amministrativo nel cui ambito di responsabilità si rimane.
Gli amministratori stanno chiedendo ai propri uffici, su questa delicata partita, di essere quanto prima messi nelle condizioni di poter ricostruire l’intera vicenda.
E’ chiaro che occorrerà ancora del tempo per capire esattamente tutto l’iter che ha portato all’edificazione di questo ampliamento dell’area produttiva di via Piane, comunque contenuto anche nel Prg vigente.
L’amministrazione comunale e i suoi uffici nei prossimi giorni saranno impegnati a capire e ad intervenire, per quanto di propria competenza, per sciogliere questa intricata matassa data da una non agevole interpretazione ed applicazione delle norme legislative vigenti.
Il sindaco Luigina Matricardi e la sua giunta non ci stanno a passare come amministratori disattenti su una questione così rilevante attinente l’alveo del torrente Rio Melo. I primi a volere e a chiedere chiarezza a tutti gli uffici sono loro.
Paride Pulcinelli, capogruppo della Lista Consiliare Uniti per Coriano, all’opposizione attacca.
La sviluppo di via Piane è qualcosa di kafkiano, dove causa una serie infinita di commi e cavilli non si giunge a capo di nulla. Gli imprenditori hanno bisogno di risposte certe e in tempi brevi, rispettando l’ambiente e le leggi. In fondo, le parti sono nella stessa barca. Altrimenti, lo sbandierato sviluppo dove si fa? In aria!