– Mentre a Rimini si continua a discutere coi sindacati, molto animatamente, sull’addizionale Irpef, a San Giovanni sindaco e giunta sono riusciti a comporre i cocci, tanto che la sera del primo marzo hanno approvato definitivamente il bilancio 2007. Non senza un dibattito a tratti anche accalorato, e con un gruppo di lavoratori a presidiare l’aula consigliare. “Ma comunque, commenta l’assessore al ramo, il diessino Odoardo Gessi, in una maniera che a me soddisfa, e arrivando ad un punto di compromesso anche coi sindacati”. E percorrendo un “sentiero” che forse potrebbe andar bene anche per il capoluogo.
Il pomo della discordia, come noto, è l’addizionale Irpef, che grava soprattutto su pensionati e lavoratori dipendenti, e che i sindacati non vogliono neppure sentir nominare. Tanto che, sia a Rimini sia a San Giovanni, hanno protestato e forte.
Ne è nata una trattativa che ha portato al punto di equilibrio di cui Gessi parla: “L’aumento dell’addizionale Irpef non si applica ai lavoratori dipendenti e pensionati con redditi fino a 20mila euro”. Si aggiungono poi altre agevolazioni per le classi meno abbienti.
Un punto di equilibrio il cui merito viene rivendicato, almeno in parte, anche da Antonio Menghi, consigliere comunale di Rifondazione comunista, che comunque mantiene un giudizio fortemente negativo rispetto al documento economico comunale, su cui ha votato no. Il documento è infatti passato col voto favorevole dei gruppi di maggioranza (Ds, Repubblicani e Margherita), contrari Menghi, Lista Aratari, Alleanza nazionale, mentre Forza Italia non era presente in aula.
Spiega Menghi: “L’addizionale Irpef passa dallo 0,12 allo 0,40 per cento, e in un primo momento la fascia di esenti comprendeva solo coloro che hanno un reddito fino ad ottomila euro. E questo limite è stato alzato a 20mila solo un’ora prima della discussione del bilancio in aula. Tanto che davanti al municipio si era radunato un presidio di una ventina d’operai”. Che quel presidio abbia inciso sulla scelta del sindaco Domenico Bianchi e della sua giunta?
“Di certo chiosa Menghi se non si fosse mosso nessuno la cosa sarebbe rimasta come nelle previsioni iniziali. Quindi quella è stata una vittoria del sindacato, e in piccola parte anche di noi di Rifondazione”.
Il giudizio critico di Menghi, comunque, resta perché “aumentano anche le tariffe: più di tutti la Tarsu, del 18 per cento, e quella della casa protetta, del 4,5 per cento. Mentre non sono state toccate le tasse sulle altre categorie, come ad esempio la Tosap. Si poteva risparmiare ad esempio sui fondi per gli eventi, per il turismo e si poteva aspettare a costruire lo spogliatoio del campo sportivo del Riviera Horse”.
Rispetto alle tariffe però, dal Comune precisano che “anche la tassa sui rifiuti non è dovuta dalle famiglie di ultrasessantacinquenni, formate da: una persona con 7.650 euro di reddito e casa di proprietà; da più persone e reddito complessivo inferiore ai 12.750 euro e casa di proprietà; da cittadini soli abitanti in affitto con un reddito fino a 10.200 euro e per quelli coniugati o conviventi in affitto e reddito inferiore a 14.688 euro”.
Il bilancio prevede poi una ulteriore agevolazione di 104 euro sull’Ici della prima casa per le persone con più di 60 anni, nuclei familiari con persone diversamente abili, disoccupati e cassaintegrati con redditi inferiori a 10.135,35 euro se soli o a 15.613,83 se coniugati.
Dati che vengono “spesi” con soddisfazione dalla giunta marignanese. Il vicesindaco e assessore ai Servizi sociali Claudia Montanari commenta: “Il fondo per la spesa sociale aumenta di 176mila euro, dunque saremo in grado di mantenere e migliorare tutti quei servizi che incidono direttamente sulla vita delle persone”. Prevista anche la costruzione di 10 appartamenti a canone convenzionato per anziani autosufficienti.
“Con l’approvazione di questo bilancio è la conclusione di Gessi – l’amministrazione comunale sostiene il sistema economico, garantisce la qualità dei propri servizi, aiuta famiglie ed anziani e protegge i redditi di lavoratori e pensionati. Credo ribadisce – l’abbiano compreso anche i sindacati che, alla fine del dibattito, mi pare abbiano assunto un atteggiamento positivo riguardo a quanto approvato”. E la stessa via pare la stia intraprendendo anche Rimini.
Francesco Pagnini