– Tra i principali responsabili dell’invecchiamento sono da tempo state individuate delle molecole il cui nome nell’immaginario collettivo è associato a qualche cosa di negativo, che ha a che vedere con le malattie, in generale con il processo di deterioramento delle nostre cellule.
Il loro nome è radicali liberi. Non intendo esortare la liberazione degli iscritti al partito radicale, che tra l’altro non mi risulta siano detenuti, ma presentarvi i responsabili della maggior parte dei nostri problemi di salute, legati all’invecchiamento. Forse non tutti sanno che l’invecchiamento ha inizio attorno ai venticinque anni, cioè quando le cellule che muoiono ogni giorno sono in numero maggiore di quelle che nascono. Naturalmente, gli effetti devastanti che ne conseguono hanno inizio molto più tardi. Queste molecole (radicali liberi) costituite essenzialmente di ossigeno, sono importanti per il nostro organismo, che ne produce una certa quantità, il cui compito è quello di contrastare infezioni, allergie e utilizzare al meglio l’ossigeno presente nel sangue.
Sono però stati studiati vari fattori che contribuiscono ad aumentare in modo eccessivo il numero di radicali liberi presenti, essi sono: l’inquinamento atmosferico e ambientale, stati di stress emotivo, impiego di additivi chimici presenti nei nostri cibi, il consumo elevato di grassi saturi (carne rossa con molte parti grasse) . L’effetto degenerativo dei radicali liberi in eccesso, provoca ed amplifica la problematica legata all’invecchiamento sia esteriore che degli organi interni, sono inoltre tra i principali responsabili dell’incremento dei danni da arteriosclerosi e contribuiscono alla alterazione della catena del DNA, esponendoci ad un maggiore rischio di casi di tumore.
La natura per fortuna ci viene in aiuto anche questa volta mettendoci a disposizione una serie di composti chimici naturali la cui azione antiossidante contrasta quella dei radicali liberi in eccesso.
Il loro nome è flavonoidi (o bioflavonoidi) e sono i più potenti antiossidanti conosciuti.
Contenuti in quantità variabili in alcuni alimenti di origine vegetale (frutti ed ortaggi) concorrono a determinarne le sfumature gialle, rosse, azzurre ed arancio degli stessi.
Attualmente sono stati identificati circa 5000 composti appartenenti a questa classe, molte delle quali presenti sulle nostre tavole da sempre. Le principali attività biologiche che esercitano sono: antinfiammatorie, antiallergiche, antinfettive, antivirale, antitumorale, gastroprotettive e di riequilibrio dell’apparato endocrino. Gli antagonisti che ostacolano l’assorbimento di queste sostanze sono: il caffè, il fumo, lo stress ed alcuni tipi di farmaci. Invece la vitamina C, il calcio e il magnesio ne facilitano l’assimilazione. Nella lista che vi fornisco cito gli alimenti, o le spezie che contengono rilevanti quantità di flavonoidi e che sono facilmente reperibili, con alcune raccomandazione, consumateli in modo continuativo (a seconda anche della stagionalità) ed in quantità adeguate (non eccedete) il loro effetto non si somma. Quelli che troviamo in natura e negli alimenti, sono più che sufficienti, senza bisogno di ricorrere agli integratori i quali promettono molto di più di ciò che danno.
Ogni antiossidante possiede il potere di attaccare una determinata classe di radicali liberi, però tutti assieme agiscono in modo sinergico, e concorrono alla protezione dell’organismo.
Come ultima raccomandazione consiglio di limitare le cotture lunghe, i fritti o con l’utilizzo di carbone (alla brace) Alcune classi di antiossidanti perdono le loro proprietà se cotte troppo a lungo o ad alte temperature (fritti) Tutte le volte che il tipo di ingrediente e i gusti personali lo permettono consumare l’alimento crudo.
Spezie: Prezzemolo, rosmarino, corcuma, cannella. Verdure: Pomodori, peperoni, cavolo cappuccio verde e rosso, carote, bietole, cardi, aglio, cipolla. Frutta: Bacche rosse e blu, frutta di colore rosso e arancio, frutta secca (moderatamente, per l’elevato contenuto di calorie)
Bevande: The verde, vino rosso (1-2 bicchieri al gg.) Altri: Cioccolato fondente (4-5 g. al gg.) soia (reperibile sotto forma di semi, bevande o tostata)
Del prossimo articolo se ne occuperà Nicoletta Piva (non è omonimia ma parentela stretta) in qualità di naturopata ed esperta di alimentazione naturale. L’argomento che affronterà riguarda gli zuccheri nell’alimentazione, il loro uso, abuso e confusione con termini analoghi.