Pazzaglini, punto e a capo
– La politica sotto l’ombrellone d’agosto è piena di paradossi e ironia. C’è un fermento, neanche tanto sotterraneo, anzi una guerra all’interno del Pd (ex Ds e Margherita). Tutto si consuma all’interno, all’insaputa dei cittadini e spesso in contrasto col bisogno di una politica trasparente. Una guerra tra persone, più che di idee, tra un presunto nuovo ed un presunto vecchio. Categorie che attraversano i suoi uomini, si mischiano, si uniscono, si separano in un valzer schizofrenico e claustrofobico. Pazzaglini e la sua ricandidatura (doverosa e naturale per quelli che contano) sono al centro di questo scontro. Come 5 anni fa. Ma la critica senza le idee e un progetto politico di sganciamento da logiche partitiche, ha il sapore della ricerca di un capro espiatorio. Cambiare Pazzaglini per non cambiare nulla. Tutto il dibattito è bloccato e sequestrato all’interno delle quattro mura di questo partito. Intanto chi si ammanta di nuovo e si rovina il fegato all’interno di stressanti diatribe, all’esterno mostra tutta la debolezza e la pavidità: allineamento su tutte le scelte fatte dalla giunta. Verità e cambiamento sono sacrificate nella logica dei tatticismi e della difesa della propria appartenenza partitica. Aspettano le primarie come una sorta di palingenesi. Una sorta di autoassoluzione di gruppo. Ma quando le radici sono aride non può nascere nulla. Nuovo a parole e vecchio nei fatti.
Pazzaglini mostra ancora la sua abilità politica: non faccio le primarie per farmi impallinare, manda a dire. Magari faccio una lista autonoma. Per dire: se il Pd si appropria delle cose fatte, e dice che abbiamo fatto buone cose, perché bisogna scaricare chi ha guidato questa amministrazione? In fondo, direbbe il Pazzaglini, sono io che mi arrabatto da Roma a Bologna passando per Rimini, per fare arrivare un po’ di aiuto e di grano alla giunta. Voi che gioco giocate? Il ragionamento non fa una piega.
Lo scontro interno senza una scelta pubblica di taglio netto da parte dei singoli è solo la riproposizione, vecchia come il mondo, di lotta di partito. Interessa poco ai cittadini che di questa politica ne hanno le palle piene. Finale: ne vedremo delle belle, sperando che non siano delle balle…