ECONOMIA
– L’utile netto della Banca Popolare Valconca sale a quota 16,6 milioni di euro, in crescita del 41,8 per cento sul 2006. Ai soci, chiamati a votare il bilancio il 6 aprile, padiglione fieristico con inizio alle 15, viene proposto un dividendo di 0,30 euro per azione. Con l’aumento del valore dell’azione, il rendimento lordo è del 7,66% (7,42 netto). Il doppio dei titoli di Stato.
“Il 2007 si archivia in modo molto positivo. Non vorrei che fosse l’ultimo con le nubi che arrivano da occidente”, con una punta di ironia Luigi Sartoni, direttore generale da 18 anni, misanese, passato nella mitica Comit, tratteggia l’anno passato. “Lo storico risultato – continua Sartoni – per metà è opera nostra e della crescita del territorio e per metà dalla diversa normativa fiscale”.
Il quadro degli altri numeri che raccontano la passata annata è in tinta con gli utili. Gli impieghi (denaro prestato alla clientela) sono cresciuti del 13,27 per cento (per complessivi 764,7 milioni di euro). La raccolta diretta ha avuto un balzo in avanti del 10,8 per cento (pari a 768,8 milioni di euro). Mentre la raccolta diretta è sui livelli dello scorso anno: 431 milioni di euro. Sartoni: “Quest’ultimo indicatore dà segnali di trend riflessivo perché la gente è stata scottata dagli investimenti finanziari. Più semplicemente il risparmiatore si rivolge alle obbligazioni della banca. Ad aprile il nostro istituto di credito emette una cedola con un rendimento del 4,35 per cento, allineata all’Euribor, il costo del danaro della banca”.
Oltre 160 addetti, 4.014 soci (123 i nuovi), patrimonio di 99,4 milioni di euro, la Banca Popolare Valconca lo scorso anno ha messo altre due bandierine sul territorio: aperta la filiale a Fano ed una seconda a Pesaro. Quest’anno sono previste altri due stendardi: a Savignano e Villa Verucchio; rispettivamente, prima dell’estate e dopo. Per certi versi l’apertura savignanese è un evento perché si va in un’altra provincia, Forlì-Cesena. Oggi le filiali sono 26.
Se la banca di un territorio va bene, l’economia che vi si specchia è positiva. Legge l’istantanea Sartoni: “La prima parte dell’anno è stata positiva; un po’ meno il secondo semestre. Il 2008 sarà più difficile, anche per noi per almeno tre motivi: l’immobiliare sembra aver fermato la propria corsa; le aziende che esportano sono penalizzate dal cambio euro-dollaro. Il terzo elemento è che ci sarà una fermata dei consumi a seguito dell’aumento di alcune materie prime, come gas, petrolio, grano.
In Italia, al di là di un problema economico, c’è un problema politico. Dal ’90 ad oggi, i redditi del lavoro dipendente sono rimasti sostanzialmente invariati. Nella crescita dell’economia qualcuno ha preso una fetta più grande”.
L’assemblea dei soci è chiamata anche a rinnovare due consiglieri. Sono in scadenza: Pierfrancesco Fesani e Andrea Arcangeli.
IL CONSIGLIO
Lazzarini, presidente
Presidente
Massimo Lazzarini
Vice-presidente
Massimo Ricci Piccari Consiglieri
Pierfrancesco Fesani, Edmondo Forlani, Gabriele Paci, Andrea Arcangeli, Piergiovanni Piccioni
Collegio sindacale
Presidente
Romano Del Bianco
Sindaci
Remo Brilli, Carlo Palazzi
Sindaci supplenti
Luciano Giunta
Paola Baldovini
Direttore generale
Luigi Sartoni
Vice-direttore
Vasco Turci
GLI UOMINI
Un riminese ed un morcianese
Consiglio, scadono Fesani e Arcangeli
– Pierfrancesco Fesani, riminese, sposato, due figli, ha 72 anni. Commercialista, è entrato nel consiglio d’amministrazione nell’ottobre del ’95, in sostituzione di Antonio Ferrari. Ha due grandi passioni: la caccia e la natura. Mentre Benedetto Croce tra i pensatori e Alessandro Manzoni tra gli scrittori sono gli autori preferiti.
– Andrea Arcangeli è un morcianese. Dirigente della Ceramica del Conca di Sant’Andrea in Casale, è molto impegnato nel sociale (segue gli scout). Entrò in quella che sarebbe diventata una delle maggiori aziende italiane (aveva 20 addetti, oggi alcune centinaia) giovanissimo fino a compiere una brillante carriera.