– La nuova sede della Banca di Credito Cooperativo di Gradara torna nel cuore del borgo, dove era nata nel dicembre del 1910. Ma con una piccola variante, che dà concretezza al compianto fondatore, il sogno che diventa realtà. Così si è passati dalla sacrestia della parroccchia di Santa Sofia di don Raffaele Ceccarelli come prima sede, ai sobri spazi di palazzo Gradari-Antonioli, sotto la Torre dell’Orologio (Gradari fu tra i fondatori dell’istituto di credito).
Taglio del nastro il 7 settembre, in occasione della Festa del Socio, la giornata ha un significato anche simbolico. Infatti, sintetizza le direzioni fondamentali della banca: le attenzioni al socio, il sostegno all’economia, l’impegno nel sociale, il valore della cultura. Tutti elementi capaci di creare benessere non solo sul breve ma soprattutto sul lungo periodo.
“Ritrovarci, proprio qui – scrive nella relazione il presidente Fausto Caldari – dove quasi un secolo fa è nata la Cassa Rurale di Gradara, per inaugurare la nuova Sede Amministrativa e Direzionale, costituisce un piacevole ritorno nei luoghi delle proprie origini.
Rappresenta un momento di particolare emozione.
E’ motivo di orgoglio per tutti coloro che si sono adoperati per la crescita della banca e per il suo sviluppo.
Desidero ringraziare i fondatori, che l’hanno creata, quasi un secolo fa, ma anche tutti quelli che si sono succeduti nel tempo, dedicando il proprio impegno, tanti sacrifici, rischiando anche col proprio patrimonio.
Voglio ricordare l’ideatore ed il promotore della Cassa Rurale di Gradara, don Raffaele Ceccarelli, e tutti i presidenti che si sono succeduti in un secolo di storia”.
Tra i tanti nominati da Caldari anche Gian Franco Micucci con il quale si confrontava sul recupero degli edifici. Dice: “Un’emozione particolare, e tanta tristezza, nel ricordo dell’ex sindaco Gian Franco Micucci, col quale abbiamo a lungo dibattuto varie ipotesi di restauro, e di recupero.
Non è riuscito a vederlo finito, ma posso affermare che questo complesso edilizio, è anche come lui lo immaginava, come lui lo voleva: fedele al suo impianto originario, essenziale e discreto nelle forme, aperto al paese, alla comunità, al territorio, a tutti i suoi soci. Perfettamente inserito nella visione straordinaria e spettacolare della cinta muraria, versante sud-est”.
Del recupero dei due edifici, argomenta Caldari: “Seguire il reestauro, per me è stata come un’avventura, anche piacevole, vissuta, negli ultimi 4 anni, giorno per giorno, con preoccupazione, con entusiasmo, con volontà, con tanto impegno.
Oggi ricomincia a vivere un complesso edilizio in disuso da oltre mezzo secolo, e l’intero Centro Storico acquisterà nuovo slancio, e nuova visibilità”.
BCC GRADARA – CULTURA
Bardeggia e Cecchini in mostra
– Vincenzo Cecchini e Guerrino Bardeggia inaugurano gli spazi espostivi di palazzo Gradari-Antonioli, nuova sede della Banca di Credito Cooperativo di Gradara.
Il gabiccese Bardeggia (1937 – 2004) è uno degli artisti locali più noti. Ha studiato ad Urbino ed ha lavorato per tutta la vita nella sua città. Ha sempre dipinto, scolpito e scritto con un segno forte ed incisivo, urlando la vita senza tentennamenti. “Segno, colore e forma dell’essenza”, il titolo della sua mostra.
“Le poesie dipinte e la luce sospesa nel vuoto” il percorso di Cecchini, 74 anni, cattolichino. Ha insegnato al Liceo artistico di Latina e all’istituto d’arte per il mosaico di Ravenna. Sulle sue tele ci mette uno scanzonato disincanto: quasi un approccio rinunciatario, ma “per mantenere intatti gli ideali”.
Barbieri, “Immagini come battiti di ciglia”
– “Genuinità, essenzialità, sapori di una volta che il visitatore percepisce subito e da cui viene immediatamente conquistato appena arriva a Cattolica…”. Così Fabrizio Galeotti, direttore generale del Touring Club Italiano, una delle maggiori istituzioni culturali del nostro paese, racconta Cattolica. E’ uno degli interventi che si possono leggere nel libro di Antonio Barbieri: “Immagini come battiti di ciglia” (128 pagine di bellissime fotografie). E’ un viaggio per i luoghi più coinvolgenti di Cattolica e dintorni: Rimini, Pesaro, Tavullia, San Giovanni, Morciano, Gradara, Parco del San Bartolo. Un prezioso documento da conservare.
Ps: Sullo scorso numero della Piazza, a pagina 25, è stata pubblicata una bella foto di Antonio Barbieri che recava Gradara; per un disguido non è stato citato l’autore. Gli chiediamo scusa.
BCC GRADARA – CULTURA ED ECONOMIA
Marineria, la Rimini che non ti aspetti
Al Teatro degli Atti, il 4 ottobre, ore 16.30, presentazione del libro “Istituzioni. Società.Tradizione navale. Secoli XIII-XVIII”. Autore: Maria Lucia De Nicolò, professoressa all’Università di Bologna
– Gradara era uno degli avamposti di guardia dei Malatesta, signori di Rimini. Il prossimo 4 ottobre per la Banca di Credito Cooperativo di Gradara è un giorno dal significato particolare: il borgo che porta un contributo al suo antico centro. Alle 16.30, al Teatro degli Atti, uno dei templi culturali della città, presenta il libro: “Rimini marinara: istituzioni, società, tradizione navale. Secoli XIII-XVIII”. Lo ha scritto Maria Lucia De Nicolò, cattolichina, professoressa all’Università di Bologna, tra i massimi storici di cose locali. La Banca di Credito Cooperativo di Gradara da molti è definita l'”Officina della cultura” per il suo impegno su tale versante.
Eccone le ragioni dell’impegno, raccontate dal presidente Fausto Caldari: “Hanno il merito di riscoprire ed evidenziare avvenimenti importanti, episodi di storia locale che andrebbero altrimenti perdute nel tempo.
Contribuiscono a far conoscere meglio il territorio, a promuovere e stimolare un dibattito culturale della città.
Fra i compiti di una Bcc, radicata sul territorio e legata ai valori della comunità, c’è anche il contributo alla città per la riscoperta delle sue radici, delle sue tradizioni, della sua storia.
Siamo orgogliosi di regalare quest’opera, alle generazioni future, di lavorare per l’ulteriore valorizzazione dei nostri luoghi, alla riscoperta delle sue usanze e dei suoi costumi.
Recuperare testimonianze del passato, per noi significa guardare con maggiore attenzione al futuro, maggior impegno nel processo di sviluppo, contributo reale al rilancio dell’economia”.
BCC GRADARA – COMUNITA’
Cattolica, mammografo al Cervesi
– Un mammografo all’avanguardia della tecnica per l’ospedale Cervesi di Cattolica. Dono della Banca di Credito Cooperativo di Gradara viene inaugurato il prossimo 20 settembre con una cerimonia pubblica alle 11.30. Tra i tantissimi interventi sulla salute da parte dell’istituto di credito questo è il maggiore. Così commenta il presidente Fausto Caldari: “All’attività imprenditoriale vera e propria, affianchiamo un’attività sociale importante, con iniziative in vari settori, come la cultura, la scuola, lo sport, il tempo libero, la sanità, la prevenzione della salute. Lo facciamo, restituendo al territorio ed a questa comunità, per iniziative e servizi erogati, valori anche consistenti per diverse centinaia di migliaia di euro, ai quali va aggiunto il fondo annuo di beneficenza, come previsto dallo Statuto Cooperativo”.