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Questo il testo: “A Lei che rappresenta tutta la maestranza che ha lavorato alla costruzione della Colonia marina dei fasci all’Estero invio il mio saluto e ringraziamento per la fervida e preziosa opera prestata a una realizzazione che ha avuto l’elogio del Duce”.
Una curiosità: come si può vedere in quegli anni i telegrammi riportavano delle pubblicità.
LA STORIA
di Sergio Tomassoli
– La foto sopra riproduce il telegramma ricevuto dal cattolichino Giuseppe Piccioni nel lontano 1934 spedito da Roma da Piero Parini della segreteria di Benito Mussolini. In esso viene elogiata la direzione dei lavori in qualità di capo assistente in rappresentanza delle maestranze dell’impresa edile Adolfo Ricci di Cattolica, per la realizzazione della Colonia marina “28 ottobre” (Le Navi) destinata ai figli degli italiani all’estero.
Giuseppe Piccioni, deceduto a Cattolica qualche anno fa, sempre con l’impresa Ricci, ha anche diretto i lavori dell’Istituto Luce a Roma, di Cinecittà (Roma) del Palazzo dei congressi all’Eur (Roma) e del porto di Salerno.
Giuseppe Piccioni, Cavaliere di Vittorio Veneto ed ex alpino, nella vita è sempre intervenuto in soccorso delle popolazioni in occasioni di calamità, adoperandosi volontariamente al ripristino della normalità e alle prime necessità.
A Cattolica, dove Giuseppe Piccioni abitava, lo ricordano con affetto le nipoti Marina, Gianna, Cinzia, Daniela e la nuora Bianca Maria.