– Marcellino pane e vino aveva una quarantina d’anni e abitava in campagna. Dal alcuni anni andava per erbe di campo. Che poi cucinava per gli invitati. Una sera, a tavola, un amico lo canzonò ma apprezzò le prelibatezze in tavola ed il suo racconto: i sapori degli scarpigni. Ora, quel canzonatore va per erbe dei campi e forse a volte esagera pure.
“I fiori dei pigri”, il titolo, è la Guida al riconoscimento dei fiori spontanei della Provincia di Rimini. Lo ha appena pubblicato l’ente ed è assolutamente da possedere, leggere per poi solcare la nostra campagna.
In rigoroso ordine alfabetico, vengono raccontati 52 fiori. Per apprezzarli di più ognuno è corredato da due fotografie: una che reca in primo piano la fiorescenza (quella grande) e l’altra invece nel contesto. Diciamo, a cespuglio. Quattro le voci per identificarla: origine del nome, la descrizione, la zona dove si trova e la proprietà.
Ne sono autori due appassionati e persone perbene del nostro territorio, Stefano Cerni e Adriano Mattoni, con la partecipazione dell’associazione “I Radecc” di Rimini- Scrivono: “Per i veri pigri, che non vogliono sapere di inforcare il cavallo d’acciaio, a malincuore suggeriamo di scegliere un itinerario da percorrere con l’autovettura che si snodi attraverso le strade poco trafficate della campagna riminese. Potrebbe essere utile prendere come base il percorso individuato dal Consorzio della Strada dei Vini e dei Sapori dei colli di Rimini”.
E chi sono i pigri per gli autori? “Tutte quelle persone che, pur interessate alla natura e che vorrebbero conoscerla maggiormente, non hanno tempo o voglia da dedicare in esclusiva per andar per prati o boschi, alla ricerca di un fiore o di una pianta”.