– “Cena del purace” è un matrimonio d’acciaio tra il dialetto e la cucina tradizionale e nella serata vengono anche eletti l´Arzdora e l´Arzdor 2008. I
Puracia, poveraccia, vongola, venus galina, alzi la mano chi non le ha mai mangiate… e gustate! E chi non ricorda che, in tempi neppure tanto lontani, nella piazzetta delle Poveracce a Rimini il prelibato mollusco bivalve (quello pescato tra le sabbie riccionesi) era venduto con tanto di cartello che ne indicava la provenienza e quindi l’indiscussa bontà e il conseguente maggior prezzo? Ebbene, la Perla verde , città che può ancora vantare l’essere la ” capitale delle poveracce”, ha avuto la sua “serata di gala ” venerdì 15 febbraio al ristorante Ranch Saloon di Riccione con la sesta edizione di – Purace, guazèt e giugh in dialèt – serata organizzata da Famija Arciunesa che ha portato a tavola i fanatici del gustoso mollusco bivalve, ne ha precettati 16 (8 signore e 8 signori) facendoli giocare col dialetto tra un piatto e l’altro, ha raccolto fondi per aiutare le famiglie bisognose di Riccione. Scendiamo nei dettagli . I partecipanti alla cena hanno assaporato la puracia cucinata in varie maniere: dalla classica “alla marinara” a quella con la polenta, per proseguire con la prelibatezza dei “quadritèin in brud ad purace e pumidurèin ” ( da leccarsi i baffi) e finire con spaghetti, risotto, spiedini di gamberi e calamari, fritto ecc… Negli intervalli mangerecci il torneo per eleggere l´Arzdora e l´Arzdor 2008. Hanno lanciato la sfida ai campioni uscenti Patrizia Fabbri (assente) e Aldo Maioli (presente); per il gentil sesso Carolina Bellettini, Marina Fabbri, Maria Paola Casali, Laila Tontini, Anna Masini, Adriana Pirini, Maria Frisoni e Patrizia Mancinelli. Per il sesso forte: Galliano Rossi, Ernesto Righetti, Marino Pronti, Maurizio Veterani, Lele Montanari, Francesco Dovuti, Pierluigi Galassi e il campione in carica Aldo Maioli. Col sistema del tabellone tennistico si è giunti alle finali . Erano ammessi tifo da stadio e suggerimenti ai propri beniamini, cosicché dall’accalorarsi delle eliminatorie alla bolgia dantesca per le ultime domande il passo è stato breve. In finale l’hanno spuntata Maria Frisoni su Maria Paola Casali e Lele Montanari su Marino Pronti, non senza fatica mnemonica in quanto la giuria proponeva anche termini desueti o specifici di attività lavorative del vernacolo locale. A tutti coppa ricordo e libri di dialetto; all’Arzdora e all’Arzdor corona e “zinaloun” decorato (e offerto) da Ricami Veronica di Silvano Bernabè. Nel corso della serata il presidente di Famija Arciunesa, Giuseppe Lo Magro, ha consegnato a Maria Frisoni, presidente dell’associazione “Anni d’Argento” un assegno di 1.800 euro frutto della raccolta fondi durante le manifestazioni di Dicembre e Gennaio.