Creato una serie di appuntamenti che l’hanno collocata ai vertici della provincia di Rimini: conferenze di filosofia, letture, libri per i piccoli, pubblicazione di materiale sulla storia della città. La nuova biblioteca, col suo giardino-teatro, svolge un ruolo attivo. Vengono anche da Riccione ed Rimini
L’INTERVISTA
– Un romano di origine misanese non appena ha saputo della pubblicazione dei tre volumi sulla storia della sua città firmati da Flavio Marchetti, si è informato per come averli.
Grazie ai bellissimi tre libri, tanti misanesi hanno fatto ritorno a casa solo per richiederne una copia. La pubblicazione è soltanto una delle ultime tappe vincenti messi in fila dall’assessorato alla Cultura di Misano, retto da 9 anni da Flavio Carlini, Villaggio Argentina.
Dice Carlini: “Il libro di Marchetti è qualcosa di straordinario. Non è un caso che sia andato a ruba. E’ talmente riuscita che anche le opposizioni hanno speso parole di elogio. Ci hanno mosso alcune critiche lievi, troppo Misano e qualche nome omesso, ma è bell’inizio su cui continuare a fare ed allargare il giro. Dobbiamo dire grazie alla Banca di Credito Cooperativo di Gradara per il fondamentale contributo alla pubblicazione”.
A chi gli chiede quale idea sottende l’operato del suo assessorato, racconta: “La cultura fa tutto fuorché male. Dà delle possibilità; ti apre al mondo, schiodandoti la mente. Spesso la si divide tra quella di serie ‘A’ o ‘B’, ma l’importante è far bene le cose. A torto poi dalle istituzioni e dai cittadini, rispetto ai Lavori pubblici o l’Urbanistica, è considerata inferiore, ma come non essere in disaccordo. La politica senza cultura è perfettamente inutile. Più povera”.
Negli ultimi anni alcuni eventi culturali misanesi sono presi d’assalto da centinaia di persone; in tanti giungono anche da fuori, pure da molto lontano. Perfino in pullman. Come per le conferenze dei filosofi portato al successo da quel talento di Gustavo Cecchini. E che dire del successo delle serate dedicate alla lettura nel giardino della biblioteca dello scorso luglio?
“In tanti – continua Carlini – pensano che il nostro fiore all’occhiello sia il ciclo di conferenze con i filosofi. Ma vengono da molto lontano e il direttore della biblioteca svolge un lavoro egregio e con grandi capacità. Penso che al primo posto venga la costruzione della nuova biblioteca; è un contenitore che ci ha permesso nuove iniziative, sia d’inverno, sia d’estate. Grazie agli spazi, ai maggiori servizi, viene vissuta in modo diverso. Vengono anche dai paesi vicini, Riccione compresa. Personalmente mi piace ricordare anche il Festival di interpretazione pianistica che si tiene ogni anno a cavallo tra luglio ed agosto. Ad esempio, lo scorso 29 luglio, per ascoltare Carmina Burana gli spettatori erano seduti sul pavimento della chiesa del convento”.
“Lo scorso inverno – prosegue Carlini – abbiamo riproposto il cine-forum e ci è andata bene. Sulla scia di quanto fa l’amministrazione pubblica, c’è fermento anche sul versante dei privati. Un bel segnale giunge dall’associazione Amici di Portoverde, che stanno effettuando un bel programma: concerti, feste, mostre; e sempre puntando sulla qualità “.