– La signora Damiana Polidori si ritrova malata a 35 anni, dopo l’ultimo parto, 15 anni fa. Ha un’esistenza normale: il marito, tre figli. Se ne accorge quando non riesce a trovare il posacenere per la sigaretta. Allarmata, si sottopone alle visite; le diagnosticano una malattia: la corea di Huntington. Piano piano porta fino alla carrozzella, con la perdita della voce, del movimento delle mani, di quello dei piedi. Con il dolore che diventa insopportabile.
Inizia il giro delle sette chiese: Rimini, Venezia… Ma non si giunge a capo di nulla. Gianni, il marito, sette anni fa, legge un articolo sul Giornale firmato dalla dottoressa Cattaneo. Parla di cellule staminali. L’uomo prende carta e penna e scrive della moglie alla studiosa.
Risponde che in Italia c’è un centro all’avanguardia a Pozzilli (paese a pochi chilometri da Isernia, Molise): un luogo sperduto quanto immerso in un paradiso naturale: verdi forti e montagne dolci. Al Centro Neuromed opera il professor Ferdinando Squittieri.
Nascono nuove speranze. Squittieri dice che la diagnosi è sbagliata. La mallatia è un’altra. Si chiama attasia celebellare ed è ereditaria. Inizia una nuova cura, ma senza risultati. La signora Damiana peggiora giorno dopo giorno. Aumenta il dolore, aumentano le dosi dei tranquillanti. Un circolo che non rallenta la propria corsa.
Vittoria, la figlia nata prima dei sintomi della malattia, è adolescente. Ha un’amica di Saludecio, Daniela Ciotti. Il babbo, Romano, ha una sorella, Ciadi, che vive negli Stati Uniti, a Charlotte, Nord Carolina. La signora dà loro una speranza. Il genero, è medico presso un isituto neurologico: l’Upper Cervical. Con scetticismo, nasce il viaggio della speranza. Accompagnata da Brigitte Mayer, la madre dell’amica della figlia, partono: 15 giorni di ferie che prevedono la visita.
Ospite della signora Annunziata (per tutti Ciadi) che ha sposato un americano, va nel Centro. Le fanno i raggi con apparecchi all’avanguardia: i nervi sono aggrovigliati e perdono la loro funzione, fino a perdere la deambulazione e il movimento degli arti. La sottopongono ai primi trattamenti chiropratici per il riallineamento dei fori vertebrali. Lo specialista interviene manipolando i primi due anelli delle vertebre cervicali. I risultati benefici sono quasi immediati. Dopo un paio di giorni scompare il dolore. Da lì ad una decina di giorni riacquista la parola. E piano piano mani e piedi riprendono la magia del loro movimento. Inizia ad alzarsi ed a muovere i primi passi aiutatata da un carrello. Dopo 3 mesi, lo scorso 6 dicembre ha fatto ritorno a casa. Il 10 gennaio deve tornare nel Centro americano per il controllo.
Afferma Gianni il marito: “Quando racconto questa storia nessuno mi crede. Sembra quasi un miracolo, una magia. Roba da stregoni. Ma è quanto è successo. Voglio esprimere un sentitissimo ringraziamento al professore Rey Drury che ha aiutato mia moglie Damiana e tutti i pazienti che abbiamo mandato nel suo Centro. Grande riconoscenza esprimo alle famiglie Maddox e Ciotti che hanno assistito Damiana e stanno assistendo tutti gli altri pazienti”.
Gianni Polidori si è impegnato per far conoscere il Centro. Lo scorso 25 ottobre è partita alla volta degli Usa una bambina di 5 anni, Dafne. Affetta da encefalomielite acuta disseminata, la piccola è sulla carrozzina, con i medici che le hanno dato 3 mesi di vita. La sua malattia neurologica sembra che sia la conseguenza di un vaccino. Dopo 60 giorni la piccina riacquista il parziale movimento del corpo, fino a afferrare le banane da sola dal cestino sul tavolo.
Oltre alla piccola, sono volati in America altri 8 pazienti.
A Gianni Polidori è venuta l’idea di aprire un Centro specialistico in Valconca. Socio del Lions Club Morciano-Valle del Conca ha coinvolto gli amici lionisti in questo sogno. Il professore americano è disposto a trasferire le conoscenze in Romagna.
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