POLITICA
– E’ un autentico teremoto politico che qualcuno cerca di camuffare. Alle elezioni politiche dello scorso 13 e 14 aprile, il centro destra (più la Lega) ha quasi agguantato il Pd. Il divario sono una manciata di suffragi: 49 per l’esattezza. Il centro-sinistra ha raccolto il 41,76% dei suffragi (3.153) contro il 40,09 (3.102) del centro-destra alla Camera. La Lega è il terzo partito (5,9% e 449 preferenze); è stato scelto da famiglie intere.
Un imprenditore vicino a Rifondazione, 8 milioni di euro di fatturato, ha commentato: “Ho votato Lega per protesta. Qui le cose non cambiano mai. Non li ho ritenuti credibili”.
Curiosità. Nel massimo splendore della sinistra misanese, tra gli anni ’70-’80, alle comunali, oscillava tra il 65 e l’81% dei consensi. Sapeva rispondere ai problemi dei cittadini.
Se è vero che il voto politico è altra cosa rispetto a quello comunale, dove prevalgono le relazioni, la struttura, lo storico, la credibilità degli uomini, gli interessi, la tornata per l’elezione del sindaco nel 2009 si presenta complessa. Con i giochi che sono ancora tutti da fare. Molto dipenderà dalla sensibilità dei politici locali e dal caso, che spesso si diverte a mischiare le carte e giocare con la vita. Ad esempio, un ruolo determinante, lo avranno i socialisti misanesi, che hanno raccolto pochissimo alle politiche (64 suffragi pari allo 0,85%), ma valgono circa il 10% alle comunali). Sono già stati contattati dal Popolo della libertà, Sinistra Arcobaleno e Pd. Risposta: “Aspettiamo”.
Ma andiamo a vedere come ha votato il territorio misanese, che era diviso in 11 seggi (7 al Pd e 4 al centrodestra), con 8.893 iscritti. Ha poi votato l’87,27% degli aventi diritto.
Brasile Mare e Monte
I primi due seggi rappresentano Misano Brasile. Quello lato monte, l’uno, è andato peggio del lato mare (il 2) in casa Pd. Nell’uno ha mietuto il 45,8% contro il 37,07% del due. Prestazione viceversa per il Popolo della libertà: 30,18% e 38,49%. Bene anche la Lega 4,05 e 5,40. La Sinistra Arcobaleno, un cataclisma: 3,15% e 2,98%. In un seggio del Brasile il Pdl è primo partito.
Misano Mare-Portoverde
Nei seggi 3 e 4, ovvero zone di Misano Mare e Portoverde, il Popolo della libertà è il primo partito ed anche largamente: 40,52% e 41,12%. Il Pd: 37,44% e 33,69%. La Lega è la terza compagine: 3,70% e 6,22%. Tonfo della Sinistra Arcobaleno: 4,16% e 4,10%.
Belvedere
La frazione rappresenta il seggio numero 5. Il Pd si è confermato primo partito: 42,26. Il Pdl è al 33,49%. Lega al 7,81%: il sontuoso risultato è il più alto a Misano Adriatico. Buio pesto per la Sinistra Arcobaleno con l’1,91%.
Cella-Santamonica
Risalendo il territorio ci si ferma ai tre seggi della Cella-Santamonica-Casette. Per il Pd, rispettivamente: 41,44%, 38,50% e 48%. Il Pdl: 36,90, 36,50 e 30,77%. Arrembante la Lega: 5,16%, 6,90% e 7,54%. Disastro Sinistra: 3,65, 3,53 e 1,78%, quasi da non credere rispetto ai vecchi voti ed alle cosiddette potenzialità: circa il 20%.
Villaggio Argentina
Il Villaggio Argentina si è confermato la roccaforte di sinistra con il 54,17%. A seguire, il Pdl 26,73%, la Lega al 5,37% e la Sinistra Arcobaleno al 3,11%.
Misano Monte
La musica non è cambiata in collina. A Misano Monte, seggio 10, il Pd si è fermato al 40,40%; il Pdl al 35,33%; la Lega al 6,67%. La Sinistra Arcobaleno al 4,67%, forse grazie al fatto che Katia Coccia fosse candidata.
Scacciano
Il Pd ha retto l’urto con il 41,76%. Il Pdl al 35,11% si è difeso; La Lega Nord con il 6,47% ha compiuto un lungo salto in avanti. Altra delusione per la Sinistra Arcobaleno con il 4,46%.
I numeri affermano che i due blocchi, centro-destra e centro-sinistra, sono vicini. Con la Lega Nord che non ha neppure mezza struttura, ma ha catturato molti consensi.
La sinistra nel suo complesso è uscita indebolita, non meno che impaurita. C’è una frangia del Pd che vorrebbe andare avanti da sola, senza alleanze con la Sinistra Arcobaleno, o le altre forze di sinistra. C’è invece una parte che vorrebbe una larga coalizione.
I cittadini e gli imprenditori hanno la necessità di avere la politica vicina ai propri problemi, che sia in grado di assicurare la felicità sociale ai primi e lo sviluppo ai secondi. Tre gli ingredienti: l’educazione, la professionalità, l’etica. All’apparenza semplici, ma “dati i tempi, dati gli uomini, è difficile essere migliori”. Lo afferma quel raffinato scrittore piemontese che è Carlo Fruttero.