l’idea c’è venuta, quando il 17 marzo di quest’anno, il giorno dopo aver partecipato alla maratona di Roma, ci siamo trovati a festeggiare il S. Patrick Day, patrono d’Irlanda, con la numerosa colonia irlandese presente a Roma. Detto e fatto: il 27 ottobre abbiamo partecipato alla Dublin Marathon (42 Km. 195 metri), evento che ha visto la presenza di circa 12.000 atleti di tutto il mondo. La gente lungo il percorso ha gradito il nostro curioso copricapo abbinato alla maglia dell’Italia, tanto da essere incitati dal pubblico come i Mr. Guinness o Guinnessman.
Aneddoto conclusivo, ovvero piccola lezione di civiltà. Atterrati all’aeroporto di Treviso, mentre si aspettava il bus per la stazione, una donna marocchina, dipendente dell’aeroporto che aveva finito il turno di lavoro e stava andando a casa, si è offerta di darci un passaggio in auto, cosa che abbiamo accettato. Riflessione: in una città leghista come Treviso, feroce con gli extracomunitari (ricordate Gentilini il sindaco sceriffo?), una donna immigrata di cultura mussulmana offre un passaggio a due sconosciuti; avremmo fatto lo stesso noi al suo posto? Grazie Ashla, spero di aver capito e trascritto bene il suo nome.
Stefano Albani