IL SONDAGGIO
– Dicono che i numeri siano incontestabili, anche se sono sempre interpretabili. Se ai numeri però si accompagnano le parole, certe parole, la faccenda diventa più chiara e l’interpretazione diventa più autentica.
E se su 1.131 commenti vi imbattete circa 500 volte con queste parole: pietoso, disastroso, pessimo, pericoloso, schifo, sporco, rotto, fatiscente, degrado, dissestato, impraticabile, disastrato, indecente, scandaloso, colabrodo, deteriorato, pena, inefficiente, malridotto… e come ciliegina su inpresentabile torta, trovate ripetuta per una cinquantina di volte la parola vergogna… beh! vi rendete conto che qualcosa non va.
Se poi queste parole sono collegate a problemi veri che riguardano i servizi, gli spazi, le infrastrutture della propria città, la cosa diventa seria e grave.
Le parole sono segni e senso. Questo può essere rafforzato con il punto esclamativo… se in questi 1.131 commenti vi imbattete anche con la bellezza di 650 punti esclamativi (!!!), vi trovate di fronte ad un senso di rabbia, indignazione e denuncia molto chiaro e diffuso.
Ma di che cosa parliamo? Ovviamente del sondaggio-questionario “Decido anch’io la mia città” curato, diffuso, raccolto ed elaborato dall’Associazione Arcobaleno di Cattolica.
I cittadini di Cattolica sono stati i veri protagonisti del questionario-inchiesta “Decido anch’io la mia città: la parola ai cittadini di Cattolica”. E la parola l’hanno presa davvero e molto seriamente. Circa il 45% dei questionari sono stati anche arricchiti di critiche, di denunce, di segnalazioni, di proposte (ben 1.131 su decine di argomenti).
Distribuito praticamente in quasi tutto il territorio comunale, ha avuto una risposta straordinaria: ben 1850 (1.857 per la precisione) sono ritornati compilati. Per dare un’idea, rappresentano circa il 15% del corpo elettorale. Circa il 12% dei residenti, neonati compresi.
Molti sono stati compilati per famiglia, pertanto la rappresentatività statistica dell’inchiesta si proietta su una base di almeno 4.000-4.500 cittadini.
Massiccia è stata l’adesione dei quartieri Macanno-Ventena (circa 700 questionari), del Centro Città-Zona Mare (circa 600), della zona Porto-Violina (circa 300). Altri 200 circa arrivano da Torconca e altro.
Sono state censite 195 tra vie e piazze e indicate ben 135 professioni. Le femmine (42%) hanno prevalso sui maschi (41%).
Maggioritaria la fascia d’età dai 31 ai 60 anni (circa il 36%); poi fino a 30 anni (circa il 12%); oltre i 61 anni (circa il 14%). Professioni: mondo della scuola (insegnanti e studenti) conta circa il 12%; libera professione e lavoratori autonomi: 31%; lavoro dipendente: 24%.
La professione più indicata è quella dell’imprenditore (oltre il 15%), segue quella dell’operaio (circa il 14%), poi quella di commerciante-artigiano (oltre il 12%), insegnante (oltre il 7%). Molto alto il tasso di scolarità: il 46% università e medie superiori.
Non era un questionario semplice, articolato in ben 67 domande, ma una volta tanto qualcuno si è preso la briga di chiedere ai cittadini cosa ne pensassero, di esprimersi, di criticare e di proporre liberamente. Ci si trova così di fronte a due città: la prima quella degli spot (elettorali) amplificata dai ‘pifferai’ di alcuni giornali locali, che riportano veline e annunci delle mirabilie dell’Amministrazione comunale.
Poi l’altra città, quella vissuta dai cittadini in carne ed ossa sparsi nei quartieri, nelle grandi vie come nei vicoli, del centro e della periferia… ed è la città che viene fuori dal questionario.
I RISULTATI DEL MACANNO
– Sono circa 500 i residenti del Macanno che hanno compilato il questionario. Ne è scaturita la fotografia di un quartiere sostanzialmente “arrabbiato”. Ben 650 i commenti: la dura riflessione critica, la denuncia, ma anche la proposta. Vediamo alcune risposte.
“Gli spazi della città”: Cattolica è troppo cementificata (86%), il verde pubblico del quartiere è tenuto in cattive condizioni (69%). C’è troppo traffico (55%). Le strade del quartiere sono in un stato insoddisfacente (77%), ma anche i marciapiedi (68%).
I portatori di handicap trovano troppi ostacoli (55%). Nel quartiere non ci sono luoghi pubblici dove incontrarsi (73%). Pìù piste ciclabili (81%) e più zone pedonali per Cattolica (66%).
I servizi della città”: insufficienti i servizi per gli anziani (52%), e per i giovani (65%). I servizi comunali sono efficienti? (no 49% – si 41%). Più raccolta differenziata (88%), Preoccupazione per le antenne di telefonia mobile (64%).
Il problema della sicurezza è più sentito per Cattolica come città (69%), un po’ meno per il quartiere (45%). Viene denunciata la scarsa presenza di vigili e forze dell’ordine nel quartiere (73%). Al Macanno sono contrari alla privatizzazione dei servizi pubblici (60%).
L’amministrazione della città”: pesantissime le risposte dei cittadini del Macanno alle seguenti domande. Il Comune non è vicino ai bisogni dei cittadini (67%); i cittadini non sono informati delle decisioni che prende il Comune (79%); l’amministrazione comunale di Cattolica non è trasparente (70%); il Comune non favorisce la partecipazione dei cittadini (67%). Insomma, risposte al limite di dimissioni per una Amministrazione comunale…
Molto sentito il problema della casa (66%). Il Vgs è una cattiva scelta (si 45% no 28%). Insomma un’opera sbagliata che creerà forti disagi nel tessuto urbanistico, viabilità e inquinamento.
I cittadini del Macanno vedono la propria città accogliente verso gli immigrati (57%), anche se nei commenti si leggono diverse espressioni d’intolleranza verso gli extracomunitari.
Forte è la convinzione che la partecipazione sia importante alla vita della propria città (91%). Ben il 77% è d’accordo di essere consultato riguardo le decisioni per Cattolica.