IL FATTO
– La strada che doveva zigzagare nel letto del Conca (la famosa complanare all’autostrada) dovrebbe andare dritta lungo l’autostrada. E’ l’ultima notizia dell’intricata questione che sta sconquassando la politica misanese. E’ diviso il Consiglio comunale; è diviso il Pd, il partito di maggioranza. Invece, la Provincia è decisa come un pompiere: la nuova Strada Statale all’altezza di via del Carro deve piegare verso il mare ed affiancarsi, zigzagando, per far godere delle bellezze paesaggistiche gli automobilisti. Il Comune di Misano Adriatico ha presentato un’integrazione alla prima osservazione al Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale, in pratica la legge che individuerà lo sviluppo del territorio dei 20 comuni della provincia di Rimini).
Il passo è stato l’ultimo atto di un lungo percorso, con una bella serie di cambiamenti di idee, che avrebbe frammentato il governo della città; i socialisti, forte di due consiglieri comunali e di un assessore, erano pronti ad abbandonare la giunta guidata dal sindaco Antonio Magnani.
“La nuova Strada Statale 16 – afferma il sindaco Magnani – in tutti i punti di Misano creerà disagi ai cittadini. Dunque, la dobbiamo assolutamente realizzare pensando alla sostenibilità ambientale. Abbiamo la necessità di un progetto serio, per un tessuto urbano nuovo che possa risolvere i collegamenti mare-monte. Le grandi vie di comunicazioni che attraverso Misano hanno bisogno di due porte: una a nord e l’altra a sud”.
“Giustamente – continua il sindaco – ci sono dei cittadini preoccupati di un aspetto, ma tenuto conto di tutto il resto. Se la Provincia ci dice che la Stratale deve costeggiare l’autostrada non possiamo che essere d’accordo. Al nostro ente superiore abbiamo chiesto un accordo di programma con una serie di soluzioni per il Comune di Misano. Per i nostri cittadini sarà un passaggio che potremmo definire epocale, ma va discusso e deciso insieme. La via va fatta, ma con il consenso sia politico, sia dei cittadini, tenendo però ben chiaro che i benefici debbano superare i sacrifici da fare. Abbiamo un territorio molto martoriato da traffico; e non è più ammissibile. Dobbiamo mettere in sicurezza la via Riccione-Tavoleto che non beneficerà di un sollievo nonostante la nuova Statale, la via del Carro. Dobbiamo assolutamente raggiungere con facilità la zona artigianale della Santamonica”.
La questione complanare risale agli anni Settanta. Da allora non si fa altro che discutere. Lo sviluppo economico, come conseguenza il boom del traffico, ha reso caotiche il reticolo delle strade provinciali: dalle comunali fino alle statali.
Ora ci sono ancora due idee: mancano i soldi, senza i quali non si canta neppure messa, dicevano i contadini, abituati alla saggezza delle difficoltà.
Si dovrebbe costruire la terza corsia dell’autostrada, ma ci vogliono almeno 400 milioni di euro. Domanda: ci sono?
Poi c’è la famosa complanare. Sulla carta dovrebbe rimuovere il traffico dalla Nazionale, ma ci vogliono non meno che 300 milioni di euro. Finora nel cassetto sostano 63 milioni di euro. Davvero pochi per partire con il cantiere. Per il primo stralcio, la cifra iniziale deve essere almeno di 150 milioni di euro. Come si vede siamo lontanissimi. Questa strada sarebbe un toccasana per gli abitanti di Scacciano e Misano Monte, sulle cui strade cittadine transita il traffico pesante che dalla zona industriale di Raibano deve raggiungere la Valconca dal mare fino alla collina.
Purtroppo la voce infrastrutture è uno dei capitoli di debolezza del sistema Italia. Non siamo in grado di costruire e programmare strade che possano coniugare qualità della vita e sviluppo economico.