IMPRENDITORIALITA’
– Il ristorante si trova a Mosca, vicino alla dacia (villa) che fu di Stalin. La commissione è giunta da uno degli uomini più ricchi della Russia attraverso il passaparola di un lavoro ben fatto. Progettato da menti riminesi, Studio Progettisti Associati, gli arredi sono stati tutti disegnati su misura e realizzati qui da noi. Ad esempio le lampade sono nate dalle mani sapienti di un artigiano di Riccione.
Prima ancora del progetto di ristrutturazione degli alberghi, lo staff dello Studio Progettisti Associati di Rimini effettua “Corsi di formazione sulla ristrutturazione alberghiera”. Hanno messo mano ad importanti interventi nella nostra provincia e nel resto dell’Italia.
Sono tre soci-amici: Sergio Grossi, Maria Letizia Polverelli e Natalino Sartini. Attorno ai quarant’anni, hanno iniziato in uno studio di Rimini. Nel ’98 hanno deciso di unire teste, idee e forze per mettersi in proprio.
Nel loro curriculum professionale hanno messo la firma su locali di prestigio. Qualche nome: un quattro stelle di Lipari (l'”Arciduca”), gli interni del “Meridien” (struttura progettata da Paolo Portoghesi), il “Caffè delle Rose” (struttura di Massimiliano Fuksas), a Rimini. Gli alberghi “Fedora” e “Select” a Riccione, quel gioiellino dell'”Hamiltown” a Cattolica.
Il loro target, e lo dicono senza civetteria, sono gli hotel dalle tre stelle in su che coniugano funzionalità, bellezza, con la capacità di emozionare e far sognare. Raccontano: “Il primo passo è fare un’analisi del territorio perché un albergo di Roma è diverso da quello Trentino.
Si parte dal concetto che ogni zona abbia la propria identità, un certo tipo di clientela. Altri tipi di analisi: a chi vendi, a quanto vendi.
Una volta costruita la personalità, si passa alla costruzione delle funzioni. Si progetta tenendo fermi elementi importanti, come ad esempio i tempi di apertura e chiusura dell’albergo (come quantità di lavoro per eseguire le operazioni), i tempi per pulire una camera da letto.
Inoltre, gli spazi vanno considerati ognuno con la capacità di produrre reddito. Prima il progetto va costruito sulla carta per passare poi agli altri step esecutivi.
Insomma, una buona progettazione non è soltanto bellezza, ma funzionalità e risparmio di tempo che significa minor costo di gestione”.
Ad esempio in un albergo riccionese si è rinunciato ai metri cubi a favore di una zona ricreativa adibita a bar e gelateria.
“Le strutture – continuano i tre progettisti – devono lasciare un buon ricordo. Ricordi che iniziano dai particolari. Nei primi 10 secondi, non appena entri in camera, capisci se i soldi sono ben spesi o no.
Diamo anche i consigli sui guanciali e come disporli. Con i bagni ed il buon letto che diventano valore aggiunto. Senza dimenticare la freschezza della pittura della hall.
Per noi il lavoro sulla scelta colori diventano determinanti: belle tinte significano spazi accoglienti, brutti colori li fanno diventare grigi nella percezione degli ospiti”.
Oltre alla progettazione di arredo, lo Studio si occupa di designer industriale, grafica e comunicazione.
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