– Il 19 dicembre nella seduta Consigliare, ho presentato in un comunicato al presidente del Consiglio Catia Coccia l’abbandono del gruppo consigliare del Partito della Rifondazione Comunista e ho costituito il Gruppo comunale – misto Sinistra Critica -, la corrente che fa capo al senatore Turigliatto e al deputato Cannavò.
E’ con rammarico che faccio questo passo. Il rammarico di chi ha costruito fin dagli inizi questo partito investendo le proprie energie e la propria passione militante in un progetto allora affascinante e ambizioso: la Rifondazione comunista.
Aggiungo nel dire che io nel Prc, ho rivestito le massime cariche a livello locale e provinciale, quale componente del direttivo del Circolo di Misano, componente del Comitato Politico Federale, responsabile del Forum delle donne provinciale e membro della segreteria provinciale. Ora questo progetto non esiste più, il patto originario che ci aveva tenuto insieme è stato spezzato e il Prc non solo ha alle spalle un’esperienza di governo fallimentare, che ne ha snaturato il senso e il ruolo, ma si appresta a una capriola politica in direzione di una nuova soggettività, “La Sinistra Arcobaleno”, che chiude un ciclo politico e manda a casa migliaia di militanti. Gli avvenimenti dell’ultimo anno del resto hanno confermato i peggiori timori che molti di noi avevano colto nelle decisioni del Congresso di Venezia. La relazione con i movimenti si è rovesciata nel loro abbandono, sul welfare Rifondazione si è spinta fino a promuovere la grande manifestazione del 20 ottobre poi vanificata dall’accettazione piena del provvedimento siglato dal governo e da Confindustria. Di fronte al bilancio fallimentare dell’azione di governo il presidente della Camera ha preferito distogliere l’attenzione chiamando in causa il “fallimento di Prodi”. In realtà siamo di fronte al fallimento di Rifondazione che coincide con il suo snaturamento. La nuova Sinistra Arcobaleno, dunque, si appresta a nascere dentro un orizzonte timidamente riformista, di stampo governativo e con un azzeramento di quel patrimonio non negoziabile rappresentato dal conflitto sociale e dalla costruzione dei movimenti che ha caratterizzato il Prc. Si appresta a nascere, “Sinistra Arcobaleno” affossando la Rifondazione Comunista: questa è la conseguenza del “colpo di mano” rappresentato dal rinvio del congresso alla fine del prossimo anno, quando ormai scelte e decisioni saranno irrevocabili – e comporteranno la scomparsa del progetto di una Rifondazione Comunista e rivoluzionaria (qualunque significato si voglia dare a questo concetto).
La situazione che si è venuta a determinare, quindi, mi fa dire che la mia esperienza nel Prc è conclusa e che intendo avviare assieme a tanti altri compagni la costruzione di un nuovo progetto politico. Sinistra Critica, con forze certamente più modeste ma senza per questo rinunciare “all’utopia concreta” e allo slancio politico delle sue compagne e dei suoi compagni, propone di continuare a costruire una sinistra di classe, anticapitalista, di opposizione, centrata sui movimenti e in grado di riappropriarsi dello spazio teorico e pratico di una moderna sinistra rivoluzionaria. Una sinistra all’opposizione, oggi, del governo Prodi. Una sinistra a sinistra dell’Arcobaleno anche a Misano con un bagaglio di esperienze di 15 anni; assicuro già da oggi che continuerò le battaglie contro le speculazioni edilizie, contro l’incremento dell’inceneritore di Raibano, contro il prolungamento del molo alla darsena di Cattolica contro lo spostamento della SS16 dal tragitto originario disegnato nel piano regolatore, continuerò con forza a chiedere le case popolari, attenzione per anziani, disabili e immigrati, l’attenzione dell’ambiente, l’incremento dei posti negli asili e.. continuerò come sempre a chiedere a questa amministrazione di non lasciare mai indietro i cittadini in difficoltà, ma di aspettarli, aiutarli, per poi crescere tutti assieme verso un futuro più equo e più giusto.
Ketti Ronchi, consigliere comunale di Sinistra Critica