BORGHI
– “Dalla piazza parte la strada principale, con negozi, botteghe, farmacia, ufficio postale, banca, ecc.: il ventre del borgo. Poi l’erta e la parte alta, spariscono le botteghe e compaiono importanti case, per lo più settecentesche, un palazzo cinquecentesco già dei Della Rovere, la Torre Civica – e Campanon – (Il campanone), alcune case patrizie tuttora ben conservate, ed a chiusura la Chiesa dei Girolomini”. Con queste parole, nel dopoguerra, Guglielmo Albini, discendente di Guglielmo Albini che nell’800 fu senatore e rettore dell’Università di Bologna, racconta della via principale del suo paese nel bellissimo libro autobiografico “Quattro chiacchiere sui màrmari”.
Costo di 510.000 euro, di via Roma è stata rifatta la pavimentazione con i sanpietrini, via i fili volanti, fogne, fibre ottiche, riscoperta delle grotte. Spesa: 510mila euro. Con altri 50.000 euro, si è anche sistemato l’ingresso di Porta Marina, con sdoppiamento delle acque chiare dalle nere fino alla Strada Provinciale. Il sindaco Pino Sanchini ha invitato tutte le autorità del Riminese. Su via Roma si affacciano palazzi signorili, case di sobria eleganza, viuzze, vicoli, piazzette. A Saludecio, come con molto orgoglio si racconta, ci sono una dozzina di palazzi nobiliari che non hanno nulla da invidiare a quelli riminesi. Anzi.
Taglio del nastro il 10 maggio, alle 17.30. Prevista la presenza della banda, con percorso da Porta Montanara fino alla piazza Beato Amato Ronconi dove si affacciano palazzo comunale e chiesa di San Biagio. Rinfresco. Alla sera, inizio 20.30, concerto bandistico.