– Spettacoli. Cultura. Sport. La Fiera di San Gregorio è anche questo. La manifestazione che ha nell’assessore Danilo Ottaviani il grande cerimoniere, ha preparato una settimana all’insegna di ogni gusto, coinvolgendo le associazioni morcianesi.
[b]Concerto[/b]
Si parte subito forte, l’8 marzo, con il concerto di Enrico Ruggeri. E’ a pagamento, 10 euro e questo ha provocato un po’ di polemiche
[b]La cultura[/b]
Se Enrico Ruggeri è la musica, il momento culturale clou è la presentazione del libro “Morciano nel Medioevo” (Panozzo editore) di Oreste Delucca, uno studioso serio e meticoloso. Lo presentano il 16 marzo, alle 15.30 nella Sala Lavatoio.
[b]La boxe[/b]
Sempre molto seguita, grazie al calore e alla bravura di Rico Maestri, il factotum della Pugilistica Valconca di Montecolombo, che è solito dire: “Sul ring i pugili non fanno a botte; si ammira, tecnica, passi di danza”.
Si combatte il 16 marzo, con inizio alle 15, Teatro Tenda. Combattono il professionista Ettore Iobbi e Mirko Laghetti, campione del Centr’Italia.
[b]Gli animali[/b]
Il Foro Boario è la zona dedicata agli animali: bovini romagnoli (ottimi da tiro e carne pregiate). Il battesimo del pony, domenica 9 marzo (dalle ore 9) apre la rassegna che vede gli animali protagonisti in primo piano. La giornata delle quattro zampe è il 12 marzo, San Gregorio: in scena i cavalli, con esibizione nel concorso di salto ad ostacoli. Poi la settima mostra provinciale di bovini di razza romagnola; uno spazio è dedicato anche all’esposizione di ovini.
[b]Motori[/b]
Per gli appassionati di rally, infine, dal 14 al 16, a partire dalle 9, dove sono di scena alcune tra le più belle auto da rally degli ultimi anni. Il 16 marzo, grande novità: primo raduno di Ape Rally Valconca.
[b]Dialetto[/b]
Come sempre le commedie dialettali piacciono e divertono. Due in cartellone quest’anno. Il 9 marzo, Teatro Tenda, ore 21: “Se tòtt i bècch i purtèsa un lampiòn”. Il 15 marzo, sempre alle 21, sempre al Teatro Tenda, salgono sul palco i morcianesi della compagnia “Noi ci proviamo”. Interpretano: “Al corna l’al pasa la mutua”.