La forza della semplicità. Severini: presidente di Zona: “Spesso trascurati, ma siamo di grandi potenzialità”. Zani, Cna: “Più che non essere apprezzata per quello che esprime, non è conosciuta per quello che è”
IL FATTO
– Com’era Riccione nel boom del turismo, i mitici anni ’50 e ’60? C’è un angolo di città che ti riporta a quel periodo fatto di passione per il lavoro, dinamismo, non meno che quella sana fantasia tutta riccionese che sul nulla ha costruito una città capitale. Del turismo.
E’ sufficiente andare in viale San Martino e dintorni per tuffarsi in quei tempi, ma senza tristezza. Anzi. La strada è viva, in chiaro scuro. Insomma, c’è. Ed è frequentata da imprenditori che non devono per forza di cose solcare viale Ceccarini per essere. Ad esempio, lo scorso 12 luglio, uno dei massimi industriali della provincia di Rimini, ha parcheggiato la sua cabrio. E’ sceso insieme ad una fanciulla (non proprio da copertina) per fare colazione in un bar che si affaccia sulla piazza, che ne è po’ il cuore.
Cna.Com ha appena portato in viale San Martino, “Incontro con l’autore”. Quattro serate cn i libri. Chiusura il 9 agosto con Massimo Picozzi che racconta “Un oscuro bisogno di uccidere. Storie nere tra follia e malvagità” (Mondadori). Negli altri tre incontri: Alessandro Fullin (12 luglio), Alessandro Meluzzi e Roberto Milone (il 19 luglio) e Vera Slepoj (il 2 agosto).
Gli appuntamenti con la letteratura possono rappresentare un’altra chiave di lettura di crescita della zona. Ivan Severini è il presidente del Comitato d’area: “Spesso siamo trascurati, ma rappresentiamo un pezzo di Riccione di grandi potenzialità. Abbiamo sempre guardato con invidia il Centro, l’Alba, viale Caccarini. Ma l’aver portato i libri è un piccolo passo dal grande significato”.
Queste invece le parole di Massimiliano Zani, dirigente Cna, che ha portato l’evento: “Sono del parere che Riccione-San Martino più che non essere apprezzata per quello che esprime, non è conosciuta per quella che è: il viale è poco noto ma bellissimo. E’ a misura d’uomo, piacevole. Dove conta più la sostanza che l’apparire. Diciamo che rappresenta la vacanza sobria. L’area deve soltanto essere più visibile e su questo l’amministrazione comunale può fare molto”.
Viala San Martino è da passeggiare e da gustare con le sue case di pochi piani con i cornicioni dai profili eleganti.