COSTUME
di Francesco Pagnini
– Tredici morti. In 92 giorni. Uno a settimana. E’ il bilancio, tragico, delle persone morte in incidenti stradali, a bordo di scooter o motociclette, negli ultimi tre mesi, cioè da inizio maggio a inizio agosto. Si aggiungono altre 4 persone morte in incidenti stradali, ma su altri mezzi di locomozione.
Un bilancio che diventa assurdo, quasi incredibile, se ci si limita a luglio e ai primo giorno di agosto. In 32 giorni hanno perso la vita 11 persone. Più di una ogni tre giorni, a bordo di mezzi a due ruote. Se si aggiungono anche le persone gravemente ferite si arriva quasi ad un caso al giorno. E alcuni di questi feriti sono ancora ricoverati, in gravi condizioni.
Dati che confermano quanto le moto possano diventare pericolose se guidate senza la dovuta attenzione e prudenza. Altro dato interessante, 7 delle persone morte e 9 di quelle gravemente ferite hanno meno di 30 anni.
Tutte le estati, sul territorio di Rimini, che è quello in Italia con la maggiore densità di mezzi a due ruote, aumentano gli incidenti stradali, e i morti.
Quest’anno però il “bollettino di guerra” pare peggiore degli altri anni, tant’è vero che il comando della polizia stradale ha annunciato che in strada arriveranno i cosiddetti falchi, cioè agenti a bordo di moto, in modo da controllare meglio la situazione.
Il mese di luglio si apre subito drammaticamente con la morte di Ugo Fantini, 87 anni, investito sulla via Flaminia da una moto condotta da un giovane. L’indomani è Giacomo Betti, 28 anni, a venire sbalzato dalla moto di un amico, a San Marino, e a perdere la vita.
Ha 28 anni anche Marco Fasano, che in moto va a sbattere contro un camion fra Misano e Riccione. Ha invece 60 anni Adriano Peri, cesenate, che perde la vita sulla Marecchiese nella notte di sabato 12 luglio.
Quattro giorni dopo, il 16, l’albanese Erjon Dedjacon, 21 anni, perde la vita a bordo del scooter sulla via Emilia, a Santa Giustina; nell’impatto resta coinvolto anche un riminese 21enne, gravemente ferito, anch’egli in scooter.
Il 18 luglio è il riminese Nicola Falco a cadere dalla sua moto sulla Superstrada per San Marino, procurandosi un gravissimo trauma addominale, con conseguente emorragia che gli sarà fatale.
Passano solo tre giorni, e il 21 è la volta di Octavian Mereneanu, di origine moldava, 27 anni, che muore in scooter a Diramare.
Sabato 26 luglio si scontrano, a bordo dei loro scooter, Andrea Botticelli, 29 anni, e un collega di 30, dopo una cena aziendale. Il primo perde la vita, il secondo è ancora ricoverato in ospedale e le sue condizioni sono molto gravi.
Il 30 luglio è il cuoco Bartolomeo Tafuci, 30 anni, a morire in un incidente in motocicletta a San Marino.
Infine, il primo agosto, muoiono altre due persone in altrettanti incidenti stradali. Uno è Gianni De Rosa, ex bomber della Rimini Calcio, che si schianta con il suo scooter contro un pulmino. Mentre Daniela Consolaro, 35 anni, muore in un incidente nel ravennate, a bordo della sua Suzuki 600.
Gli incidenti con feriti più gravi, ma per fortuna senza morti, riguardano un 28 enne caduto in pista a Santa Monica, due coniugi ravennati venuti a passare un sabato sera a Rimini a bordo della loro Harley Davidson, altri due ragazzi caduti con uno scooterone a Sant’Ermete, un 56enni che finisce in coma dopo essersi schiantato a Poggio Berni, l’incidente di un 38enne, un 34enne che si scontra, in scooter, contro un’auto in largo Caduti di Cefalonia a Rimini, due giovani a San Marino e un ragazzo, a Rimini, a bordo di una maximoto. E ancora, si registra un 37enne che in scooter investe, ferendolo gravemente un bambino di 12 anni a Riccione, in via Torino.
A completare, purtroppo, la situazione, vi sono gli incidenti mortali che ci sono stati in maggio e giugno e con quelli su altri mezzi di locomozione.
Il primo incidente mortale della stagione calda si verifica il 16 maggio. A perdere la vita è il 24enne Samuel Di Paoli, di Riccione, che ha un incidente con la sua moto. Katiuscia Capitani di anni ne ha 36 e trova la morte a Montecopiolo, in provincia di Pesaro-Urbino, in auto. Il 7 giugno muore, scontrandosi con un’auto, a bordo del suo scooter, Gertrud Fraflein, di origine tedesca, infermiera. In auto perdono la vita, invece, due giovani di Montecchio, tra Tavullia e Pesaro. Altri due amici che erano con loro al rientro da una serata sulla riviera riminese, restano feriti.
Sono altri 4 i feriti gravi, nel solo mese di luglio, in automobile o investiti.
Totale complessivo, 18 morti in tre mesi e 22 feriti gravi nel solo mese di luglio. Sufficiente per parlare di strage? La differenza rispetto agli anni scorsi è che l’incidentalità e la mortalità sono molto calate sulle strade cittadine, interne, ma è cresciuta nelle strade extraurbane.