Il dopo elezioni– Ha vinto Berlusconi, ha vinto la Lega. Questo è il dato delle elezioni politiche, ma se andiamo a vedere i risultati di Riccione in funzione delle prossime amministrative non c’è da stare sereni e tranquilli. Cresce la destra di Berlusconi e quello che più preoccupa cresce la Lega di Bossi, che non ha fatto niente in campagna elettorale, ma ha raccolto il malcontento, l’insofferenza verso quei politici che “parlano parlano e non concludono niente e intanto neanche a Riccione si può girare per le strade la sera”. La crescita della Lega nei “quartieri rossi” è il segno dei tempi che cambiano. Sappiamo benissimo che a Riccione si può camminare tranquillamente a tutte le ore; l’insicurezza e la paura aumentano quando vengono a meno certezze come il lavoro, la stabilità dei prezzi, quando aumenta il caro vita ed è a rischio l’ultima settimana del mese.
Chi vuole candidarsi alla guida di Riccione per le prossime amministrative, prima ancora di promettere nuovi mostri (palacongressi) o ecomostri (inceneritori), dovrà affrontare questi problemi, perché sono quelli che fanno riflettere chi vota “con lo stomaco” e non per affinità culturale o ideologica, quei tempi sono finiti.
Il dopo elezioni 2 – E’ arrivata nelle case dei riccionesi la lettera mensile di maggio della parrocchia di S. Martino, la più grande di Riccione; colpisce la lettera del parroco don Maurizio che tra i ringraziamenti alla Madonna (il mese di maggio è dedicato a lei) inserisce anche un grazie per la nuova situazione politica che si è creata in Italia. Probabilmente c’è chi si sfrega le mani, esenzioni Ici per gli edifici religiosi, soldi alle scuole private cattoliche e chissà cos’altro. Comincia la festa!
Pironi e il tuffo in piscina – E’ quello che Pironi vorrebbe che la maggioranza della segreteria del Pd facesse dalla piattaforma dei 10 metri, ma a vasca vuota, dopo aver deciso che non si costruiranno più in collina le 2 palazzine che servono per finire di pagare la nuova piscina comunale; il Pd ha scelto di ritornare al bando iniziale, costruire al posto della vecchia piscina e si è scatenato il finimondo. Chi tornerà ad incatenarsi, chi raccoglie firme, chi mette un quartiere contro l’altro: ma dietro a tutto questo c’è Pironi, presidente della Polisportiva comunale, consigliere regionale e fortemente desideroso di fare il sindaco del dopo Imola.
Qui c’è in gioco una lotta per il potere che rischia di travolgere e schiacciare tre cose: la prima è la città, mettere i quartieri contro è una assurdità; la seconda è la nuova segreteria del Pd, che in questo momento non è funzionale a Pironi. La terza sono i nostri maroni, e qui non si commenta!!!