Germania, meno 4,6 per cento
Variazioni negative per il mercato storico come la Germania (-4,6% con 695.704), che conferma il trend negativo iniziato nel 2001 pur rimanendo ancora il principale mercato estero. Segno meno anche dalla Svizzera (-3,1) e Austria (2,3)
Russia, secondo mercato dietro la Germania
Mercato russo sempre più impiortante per la provincia di Rimini. Le presenze (444.981) sono aumentate del 27,8 per cento. Dovrebbero essere più 10 anche nel 2008.
Riminese, sempre meno alberghi: 2.269
LE INTERVISTE
– Difficile prevedere come sarà la stagione 2008. Sul fronte degli stranieri ci sono segnali positivi: sensazioni dalle fiere e boom degli stranieri alla Settimana ciclistica di Gabicce Mare. Intanto tegola sugli operatori: non si possono assumere gli apprendisti con più di 18 anni. Poi c’è il differenziale dell’Iva con Spagna (7%) e Francia (6%).
Angelo Serra, presidente degli albergatori a Gabicce Mare: “E’ prematuro naturalmente dire come sarà la prossima stagione. C’è un sintomo positivo ed è la presenza straniera alla Settimana ciclistica di Pasqua, l’80 per cento giungono dall’estero. Nella mia casa stanno arrivando le prime prenotazioni estere. La crisi economica in atto non aiuta il nostro settore, ma bisogna tenere conto di altri fattori. Ad esempio, un’estate calda aiuta. Invece, per riportare gli stranieri abbiamo bisogno di una serie di atti centrali, come gli incentivi autostradali, buoni benzina. Per essere competitivi avremmo la necessità di una serie di agevolazioni. Ad esempio, ed è notizia degli inizi di marzo, non possiamo più assumere apprendisti con più di 18 anni. E’ un assurdo. In questo modo si preclude ai giovani la possibilità di imparare ed a noi operatori di essere competitivi. Poi c’è tutta la questione legata all’Iva. I nostri competitori sono più agevolati: in Spagna è al 7%, in Francia al 6. In Italia al 10%”.
Maurizio Cecchini, Cattolica: “L’esperienza 2007 afferma che fino a maggio ci sono poche prenotazioni. Stanno giungendo ora le prime prenotazioni. Da noi abbiamo la fidelizzazione delle famiglie; e voglio continuare ad essere fiducioso, nonostante le incertezze del passato. Oggi, più del 50 per cento di chi sceglie la vacanza lo fa due settimane prima. Segnali discreti sul fronte estero. Il lavoro fatto con Riviera di Rimini Promotion funziona. Alcuni voli dalla Germania sono già esauriti; impensabile tre anni fa. Oramai è abitudine consolidata che oltre i 500 chilometri gli stranieri optano per l’aereo. Questo significa che o c’è il collegamento aereo, oppure si scelgono altre destinazioni. Con questa fotografia diventa importante il rilancio del nostro aeroporto. Inoltre, presentarsi alle fiere con un pacchetto di voli aiuta a vendere la vacanza. Si nota, seppur debole, un riavvicinamento alle nostre spiagge dei giovani sotto i 40 anni. A noi sta ora la capacità di accelerare il trend. Poi va chiusa la forbice con gli altri stati: sia per l’Iva (la nostra è più alta), sia per gli investimenti sulla promozione. Altrimenti c’è una corsa ad handicap. Noi albergatori chiediamo solo allo Stato di partire alla pari. Tutt’e due gli schieramenti hanno inserito questo nei loro programmi elettorali. Vedremo”.
Marco Giovannini, Riccione: “Da un’indagine di Federalberghi, causa la congiuntura economica mondiale, l’estate 2008 si preannuncia col pieno degli italiani e con il flop degli stranieri. Un dato di cui tener conto è che la presenza estera è oramai marginale per le casse del nostro turismo. In termini di fatturato, per gli alberghi, valgono meno del 10 per cento. Per riportali a Rimini ci vorrebbe una politica di voli low cost se avessimo un governo forte del turismo. Ma così non è. Invece, dobbiamo scommettere sugli italiani. Tutte le categorie, albergatori, commercianti, bagnini, devono essere attenti al giusto rapporto qualità-prezzo. A Pasqua ci sono stati segnali molto forti. Ho sentito dai ristoratori che in tanti prima di sedersi chiedevano quanto spendevano. Un altro elemento positivo è che ristoranti anche di un certo pregio hanno portato il listino di pesce da 50 a 38 euro”.
Patrizia Rinaldis, Rimini: “Per fare delle previsioni bisognerebbe essere dei maghi. La situazione è complessa; al momento abbiamo molte richieste ma nell’insicurezza. La provincia di Rimini ai nastri di partenza è ben posizionata. Rappresenta il vertice dell’Italia per il turismo balneare, il quarto per il congressuale, il terzo posto per il fieristico. Insomma, abbiamo una serie di plus che ci fanno sperare per il futuro. La gente chiede offerte integrate, coi parchi, con l’arte. Quando chiama è molto pignola e diffidente, pensando sempre di essere raggirata. Le nostre alte potenzialità richiedono impegno e professionalità per competere”.
Liliana Baldelli, Misano: “In base alle fiere fatte sia all’estero, sia in Italia, i segnali sono incoraggianti. Dalla Germania, grazie ai voli low cost, ci dovrebbbe essere il ritorno in parte della vecchia clientela. Invece, dalla Pasqua stanno arrivando anche le prenotazioni degli italiani. Sul mercato interno abbiamo effettuato alcuni momenti promozionali e credo che ci sarà un discreto incremento, soprattutto in luglio”.
NUMERI
Presenze, tedeschi il 10%
– La provincia di Rimini fa circa 15 milioni di presenze turistiche ufficiali (quelle reali attorno ai 20 milioni affermano gli esperti). Gli italiani valgono circa l’80 per cento; mentre gli stranieri il 20. Su 100 stranieri 45 arrivano dalla Germania, che in assoluto vale il 10 per cento delle presenze ed una capacità di spesa nettamente superiore alla media.
LE INTERVISTE
Massimo Gottifredi, presidente dell’Apt dell’Emilia Romagna
– Dalla Russia più 10 per cento. Più tedeschi, più francesi e inglesi. Stabile il mercato scandinavo.
La fotografia 2008 vista da Massimo Gottifredi, cattolichino, presidente dell’Apt (Azienda promozione turistica dell’Emilia Romagna). La nostra regione mette a bilancio 10 milioni di euro per la promozione (l’Italia con l’Enit 40, contro i 100 della Spagna e Francia), 2 se ne vanno nella gestione della struttura il resto in comunicazione. Il 60 per cento è diretta all’estero (che vale il 20% delle presenze) e il resto all’Italia (che vale l’80% delle presenze). Della fetta sull’estero, il 35 per cento se ne va per stimolare il ricco e difficile mercato tedesco.
Preparato, conoscitore dei mercati, afferma Gottifredi: “Qualche segnale positivo c’è anche se inquadrato in una stagione che non sarà facile per il momento economico. Dalla Russia ci sono segnali molto positivi. Previsto un più 10%, dopo un’infilata di molti anni di crescita. La tipologia di turista russo è interessante. Negli anni: prima lo shopping, poi come base di appoggio per visitare l’Italia, ora anche per il balneare ma in strutture di qualità. Mète preferite: Riccione, Rimini e Milano Marittima. Stiamo spingendo come comunicazione. Alle fiere in Germania ho visto alberghi che non si proponevano da anni. Ottimo segnale. Sempre in Germania, i tour operator, di loro spontanea volontà, propongono molta Italia. Buoni segnali giungono anche dalla Francia (balneare) e Inghilterra (arte e cultura). Dovrebbero essere stabili gli scandinavi”.
Con Gottifredi si spazia anche sul futuro e sul governo del turismo. Afferma: “Attivare i voli low cost ha come conseguenza attivare flussi turistici e non sono come si pensa gli automobilisti che preferiscono l’aereo ma nuovi ed abbastanza giovani. L’Italia avrebbe bisogno di una regia centrale che tenga in considerazione il turismo come settore economico importante.
Le stesse Regioni che hanno per legge ricevuto il compito di occuparsi del turismo hanno bisogno di essere coordinate sulla qualità e sulla cultura. Coordinati da qualcuno che sa che cosa fa. In questa situazione la nostra Regione con il Trentino Alto Adige è all’avanguardia. E si stanno ottenendo buoni frutti”.
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