– Quando chi viene da fuori crea riccchezza, alza il livello civico di una comunità, apportando anche un forte contributo professionale. I Vallorani appartengono a questa categoria. Marchigiani della provincia di Ascoli, la numerosa famiglia giunse in cerca di migliori opportunità di vita nel dopoguerra. Oggi, le tantissime famiglie sono sparse tra Coriano, Montescudo, Bellaria e Rimini, Sassofeltrio, Santarcangelo e Verucchio. Ben integrati, hanno alle spalle una storia curiosa e da guinness dei primati. Nel secolo scorso hanno avuto ben 36 religiosi, tra cui un vescovo. Forse una delle figure maggiori con l’abito nero e lungo è stato don Settimio Vallorani: 1912-1983. Scritto da Vincenzo Catani, gli hanno appena pubblicato la biografia: “Braccio della carità della chiesa”.
Se “come il corpo senza lo spirito è morto, così la fede senza le opere è morta”, don Settimio ha trascorso la propria vita in opere: nel costruire centri-vacanze per i giovani, asili. Diceva: “La colonia non è solo un cambiare aria… è qualcosa di profondamente educativo”. Ha sempre operato nella diocesi di Montalto ed ha costruito edificio di sobria bellezza.